La Nuova Sardegna

Sassari

Via le barche dalla Funtanedda

di Gavino Masia
Via le barche dalla Funtanedda

Nel quadro di riordino dello scalo marittimo è iniziato lo spostamento delle imbarcazioni da diporto

15 giugno 2014
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PORTO TORRES. Con i lavori della segnaletica portuale, che facilitano lo sbarco passeggeri e macchine dalle navi che ormeggiano nella banchina Segni, e il riassetto degli ormeggi previsto dall’ordinanza di Authority e Capitaneria, il porto commerciale comincia ad avere un aspetto più ordinato. Nei giorni scorsi la capitaneria di porto aveva affisso gli avvisi per rendere noto a tutti i diportisti che si cominciavano a spostare le imbarcazioni secondo lo schema previsto nell’ordinanza, e il primo riordino è avvenuto nel molo della “Funtanedda” per le unità della piccola pesca. Nel tratto di banchina tra il pontile Ati e il pontile della Cormorano, invece, sono state sistemate le unità adibite a pilotaggio, ormeggio e battellaggio. L’Authority nel frattempo ha affidato gli incarichi per il posizionamento delle catenarie (necessarie per l’ormeggio delle barche) nella banchina di Levante, e le prime imbarcazioni da diporto della “nautica sociale” sono andate a posizionarsi nella zona indicata dalla capitaneria. Dopo la festa patronale, così come aveva assicurato il capitano di fregata Marco Nobile, i militari hanno cominciato di buona lena l’operazione relativa al disormeggio, anche se qualche diportista è scettico sull’effettiva sistemazione di tutte le barche nella banchina di Levante. Le associazioni di diportisti “Renaredda” e “Lu Lidu” sono stati comunque rassicurati in occasione dell’incontro dei giorni scorsi in capitaneria, quindi c’è solo da aspettare il proprio turno prima del trasferimento nell’altra parte dello scalo.

Da tempo si avvertiva l’esigenza di disciplinare destinazione delle banchine e punti di ormeggio all’interno del porto commerciale, nell’ambito delle rispettive competenze di Authority e Autorità marittima, per provvedere a una riorganizzazione funzionale a migliore fruizione degli spazi portuali. Il lato interno della banchina Segni continua ad essere destinato all’ormeggio delle imbarcazioni a strascico, che potranno essere sistemate anche a “pacchetto” in relazione agli spazi portuali e secondo le regole dell’arte marinaresca, e saranno i comandanti dei pescherecci ad avere l’obbligo di vigilare sulla sicurezza degli ormeggi. Nel riordino degli spazi portuali è però necessaria l'eliminazione delle baracche provvisorie che ancora persistono in maniera indecorosa, soluzione chiesta pure dal presidente della commissione Portualità Massimo Piras, con lo spostamento dei servizi (biglietterie per i trasporti da e per l'Asinara, autonoleggi e deposito bagagli, ufficio turistico) nei locali della stazione marittima. Una richiesta fatta da diverso tempo e che merita una valutazione sia sotto l'aspetto urbanistico sia della mobilità, senza dimenticare che la Soprintendenza ai beni culturali ha sollecitato più volte l’eliminazione dei chioschi per valorizzare il monumento della torre Aragonese che rappresenta la città.

Per mettere in atto una operazione del genere ci vuole soltanto volontà di rendere il porto a due passi dalla città decisamente più accogliente e decoroso.

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