La Nuova Sardegna

Sassari

Asinara, il futuro del Parco nel rilancio di Cala d’Oliva

di Gavino Masia
Asinara, il futuro del Parco nel rilancio di Cala d’Oliva

Successo della manifestazione “Asinara aperta”, l’isola invasa di visitatori Gastronomia, cultura e tradizioni. Gilda Usai: «Ora ripopoliamo l’antico borgo»

16 settembre 2014
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PORTO TORRES. Si è chiusa col botto la due giorni di artigianato, gastronomia, musica e rappresentazioni proposte dalla seconda edizione di “Asinara aperta”. Il borgo di Cala d’Oliva ha infatti fatto il pieno di gente domenica, grazie anche a una giornata tipicamente estiva. Tante le persone che hanno affollato la via principale del vecchio borgo di pescatori per gustare le specialità proposte dagli stand portotorresi. Degustazioni di gnocchetti e pecora bollita, pane con purpugia e cipolle, ricottelle, torrone, ravioli e specialità del mare. Nel percorso brillavano le creazioni dell’artigianato sardo, incastonati a gioielli e diamanti, le sculture di Enrico Mereu (unico residente all’Asinara) e il laboratorio di ceramica artistica di Fabrizio Budroni, le essenze di erbe aromatiche biologiche. Oltre ai sapori, comunque, il nucleo di case bianche ha offerto anche i suoni magici di una splendida Franca Masu e il trio di strumentisti sassaresi Doc Sound. La cantante algherese, accompagnata al contrabbasso da Salvatore Maltana, ha intonato sia brani della tradizione catalana sia una suggestiva “No potho reposare” portata al successo internazionale dall’indimenticabile Andrea Parodi. I Doc Sound hanno invece riproposto musiche e arrangiamenti di cover nazionali e internazionali, spaziando tra la poesia di Fabrizio De Andrè e il rock limpido dei Dire Straits e il rock psichedelico dei Pink Floyd. All’evento non potevano mancare le esibizioni dei gruppi folk, Intragnas e Li Bainzini Etnos, il gruppo medievale dell’associazione Giudicato di Torres, reading letterari della Fidapa e le rappresentazioni storiche. I visitatori hanno particolarmente apprezzato le esposizioni di artisti e pittori che dipingevano in vari punti del borgo, le mostre fotografiche sulla storia dell’isola e pannelli esplicativi sui beni culturali di Porto Torres. Oltre a visitare la chiesa, nel cui piazzale esterno si sono esibiti gli artisti musicali, in tanti hanno voluto conoscere il bunker di Cala d’Oliva che in passato era il supercarcere per i capi della criminalità organizzata e oggi si è trasformato in una struttura dedicata alla memoria dei magistrati che hanno lottato contro le mafie. «E’ stata una manifestazione bellissima – ha sottolineato il consigliere delegato alle Politiche per l’Asinara Gilda Usai – e per questo sento di ringraziare istituzioni che hanno collaborato, operatori e associazioni che hanno contribuito a rendere straordinario questo evento: Asinara aperta è tra gli appuntamenti che permettono di destagionalizzare l’offerta turistica, in linea con gli indirizzi dettati recentemente dalla Regione, e non è sempre facile registrare tante presenze a metà settembre com’è accaduto in questo caso». Sulla scia del progetto sperimentale, inoltre, il consigliere delegato chiede alla Regione di sviluppare un completo sistema turistico sull’isola: «Gli stabili attribuiti alla Conservatoria delle coste vanno urgentemente recuperati e resi disponibili per attività turistico-ricettive, commerciali e residenze». Su quest’ultimo punto soprattutto, secondo Usai, si basa il futuro dell’Asinara.

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