La Nuova Sardegna

Sassari

Senzatetto, un esercito sempre più grande

Senzatetto, un esercito sempre più grande

L’assessore Manca: «Quasi trecento le persone in povertà estrema, sessanta dormono in strada»

22 settembre 2014
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SASSARI. Quasi trecento persone in stato di povertà estrema e in precaria situazione abitativa. Il 30 per cento in più rispetto all’anno precedente. Con dieci di loro che superano i 64 anni, e tre su dieci che hanno minori a carico. E sessanta che dormono letteralmente in mezzo alla strada, Questi alcuni dei drammatici numeri che l’assessora alla Politiche Sociali Grazia Manca, come sempre estremamente esaustiva, ha dato in consiglio comunale rispondendo a un’interpellanza presentata dalla consigliera dell’M5S Desi Manca. Oggetto: il ricovero notturno messo a disposizione dal Comune negli ultimi due anni nell’ex distretto militare in via Duca degli Abruzzi, in cui Caritas, Guardian Angels, Casa della fraterna solidarietà e AlfaUno hanno lavorato con una quarantina di senzatetto nei mesi di grande freddo.

Quaranta della sessantina di clochard che vivono nelle strade della città. Parte estrema di un esercito allo sbando, che cresce ogni anno in maniera vertiginosa. «Campanello d’allarme – spiega Manca– dell’emergenza sociale in corso. Nel 2011 erano 197 le persone grave disagio economico e situazione molto precaria dal punto di vista abitativo. Nel 2013 280. Molti con minori a carico, molti anziani: 10 sopoa 1 64 anni, 75 tra i 50 e i 64 anni».

Non tutti dormono per strada. Ma i sessanta che lo fanno non troveranno più alloggio in via Duca degli Abruzzi. «Era una soluzione temporanea – ha spiegato l’assessora –. Nel 2012, vista l’emergenza freddo che in tutta Italia stava decimando la gente per strada, vennero allertati i servizi sociali per porre rimedio alla situazione. Si scelse di usare un locale destinato ad altri scopi da dicembre 2012 a marzo 2013 come luogo messo temporaneamente in piedi con fondi comunali e aiuti di tutte le associazioni. Nel 2013, memori di questa esperienza, è stato rifatto, con un intervento più strutturato. Si è individuata sempre quella come sede, si sono riunite le associazioni ponendone una, la Caritas, a coordinare l’attività. Abbiamo avuto ovviamente dei problemi». Il locale infatti non è adatto dal punto di vista igenico, normativo, e dal punto di vista della destinazione d’uso. Tra l’altro è collocato in un condominio privato ed è messo nell’elenco degli immobili che devono essere alienati dall’amministrazione. «Quella insomma – chiude Manca – non può essere la soluzione idonea. Noi adotteremo nella prossima giunta un progetto a valere su risorse regionali messe a disposizione per la povertà estrema, dove poniamo al centro dell’intervento rinforzare attività su ricovero notturno e diurno.

«Io mi faccio portavoce delle associazioni di volontariato – ha replicato la consigliera del M5S Desi Manca, che chiedeva un ricovero non solo nei mesi freddi ma in tutto l’anno – e penso che se quell’immobile, scelto da voi, non è idoneo nelle disponibilità del Comune sicuramente ci sia un luogo adatto. E risorse per dare fondi per il freddo non solo da gennaio a marzo. Magari risparmiandoli dal buffet dei candelieri». (g.bua)

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