La Nuova Sardegna

Sassari

osilo

Simona Casu sindaco dei ragazzi

Simona Casu sindaco dei ragazzi

Il programma prevede migliorie nelle scuole e visite culturali

23 dicembre 2014
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OSILO. Simona Casu è il nuovo sindaco del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze. Con 77 voti, la candidata della lista “Osilo: un domani migliore”, ha prevalso sullo schieramento di “New generation” che aveva come candidato sindaco Salvatore Manca e ha preso 53 voti. Per la maggioranza, oltre al sindaco, sono stati eletti: Dalila Piras, Luca Torella, Noemi Pintus, Giovanni Nonna, Giovanni Faedda, Beatrice Bisaccia, Martina Olmeo, Martina Zanelli. Per la minoranza, oltre al candidato sindaco Salvatore Manca, Giovannico Sanna, Francesca Fedeli, Costantino Spada. Il corpo elettorale, che comprendeva le classi quarte e quinte scuola primaria, e prima, seconde e terza della scuola secondaria di primo grado, era composto da 142 votanti. Di questi, si sono recati alle urne in 131 a testimoniare dell’impegno e della serietà con cui i ragazzi hanno affrontato la tornata elettorale. Dallo scrutinio - seggio elettorale composto da Giuliano Pulinas (presidente), Mariangela Casu (segretario), Angela Manca, Valentina Tolu - sono risultati 130 voti validi, nessuna scheda bianca e un’unica scheda nulla, anche questo a confermare la grande maturità dei ragazzi e delle ragazze. Tutte le operazioni preliminari e di supporto alle elezioni sono state assicurate grazie alla collaborazione della scuola, e con l’impegno diretto dell’assessore ai Servizi sociali e sport, Francesco Cozzula, e delle operatrici Alice Manca e Lella Saba. Ora toccherà a Simona Casu procedere all’attuazione del suo programma elettorale, che comprendeva soprattutto interventi che riguardano la scuola e gli spazi ad essa pertinenti: sistemazione delle porte dei bagni, sistemazione dei campetti e la pulizia degli spazi intorno al caseggiato scolastico, con l’installazione di cestini portarifiuti e sanzioni per i trasgressori, raccolta di fondi per l’acquisto di materiale didattico. Inoltre, la richiesta di progetti didattici sulle tradizioni locali, le visite a musei, siti archeologici, orti botanici. Infine l’adeguamento della scuola per renderla più accessibile alle persone disabili.

Mario Bonu

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