La Nuova Sardegna

Sassari

Picciau: «Quella facciata è contro le regole»

Picciau: «Quella facciata è contro le regole»

La soprintendente alle Belle Arti interviene sull’ordine di rifacimento della casa in via Torre Tonda

02 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Fa ancora parlare la ristrutturazione di una palazzina dei primi del Novecento in via Torre Tonda, in pieno centro storico. Ristrutturazione che, come era stata portata a termine dai proprietari, è stata respinta dalla Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio che ha dato ordine di rifare la facciata. Grande la delusione degli abitanti della zona che invece avevano intravisto nel rifacimento una bella novità per un centro ancora oggi deturpato da brutture stratificate nel tempo. A intervenire adesso è la soprintendente Maura Picciau che spiega una volta per tutte quali sono le procedure a cui bisogna attenersi per fare in modo che il centro di Sassari ritrovi armonia e coerenza nelle sue forme architettoniche. «Chiunque voglia, in centro matrice, effettuare interventi che modifichino l'aspetto esteriore degli immobili o dei luoghi - dice Maura Picciau - ha l’obbligo di osservare le norme edilizie, urbanistiche e paesaggistiche e di acquisire l’autorizzazione paesaggistica oltre ai titoli edilizi. Per l’intervento di ristrutturazione di via Torre Tonda è stato presentato dai proprietari allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Sassari un progetto conforme a tutte le norme, progetto che prevedeva il recupero dei caratteri architettonici e dei colori originari di una palazzina dei primi del Novecento di semplice architettura. La piena conformità del progetto presentato a tutte le norme esistenti, ne ha consentito l’immediata approvazione perciò grande è stata la sorpresa nel constatare che in corso d’opera le previsioni di progetto erano state invece completamente stravolte: per la facciata si è scelto un colore diverso da quello approvato e sono stati sovrapposti alla semplice ma armonica facciata orpelli e superfetazioni in pietra e materiali sintetici».

«Senza aprire un dibattito sui corretti metodi di intervento sull’edilizia storica e sulla salvaguardia delle fasi e delle stratificazioni che hanno portato attraverso i secoli alla città attuale- conclude la soprintendente - le regole, urbanistiche o paesaggistiche che siano, non sono opzionali e non possono essere ignorate, a pena di gravi sanzioni. Nel caso di via Torre Tonda l’ordine di ripristino è finalizzato alla tutela dei valori del contesto urbano storico, nel rispetto delle norme del Piano Paesaggistico Regionale e del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio». (g.g.)

In Primo Piano
Dopo il blitz

Sassari, il personal trainer indagato: «Qui alla Ludus lavoriamo in modo pulito»

di Luca Fiori
Le nostre iniziative