La Nuova Sardegna

Sassari

Illorai, 4 quintali di torrone per S. Antonio

di Mauro Tedde
Illorai, 4 quintali di torrone per S. Antonio

L’antica tradizione della distribuzione del dolce rinnovata dopo l’accensione dei falò per il santo

24 gennaio 2017
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ILLORAI. Anche quest’tanno è stata rinnovata ad Illorai l’antica tradizione del torrone di Sant’Antonio. Il priore Franco Muredda è ampiamente soddisfatto per l’importante contributo che familiari, compaesani e amici hanno fornito alla riuscita della bella festa, partecipando con grande laboriosità e devozione alla preparazione del torrone. I numeri sono eccezionali: sono stati lavorati quest’anno ben 4 quintali di torrone. Il prelibato dolce ricco di miele e mandorle è stato richiesto ed altamente apprezzato da tutti e “sa furredda” costruita per l’occasione ha per così dire superato degnamente il banco di prova, resistendo ininterrottamente alle continue “girate” del torrone in lavorazione per lunghe ore.

“Sa furredda” è stata costruita appositamente dal priore insieme ai figli e studiata nei minimi particolari dal padre del priore, Antonio Francesco (Tzicu) Muredda che ha passato le consegne al figlio Franco dopo aver svolto le funzioni di priore della festa per oltre 40 anni. “Mastru Tzicu”, ottantacinquenne, muratore in pensione è ancora oggi un vero maestro nella lavorazione della pietra e dei muretti a secco e proprio grazie alla sua esperienza, alla sua capacità e laboriosità è stato preziosissimo e fondamentale nella costruzione de “Sa furredda”.

Il torrone è stato distribuito la sera del vespro dopo l’accensione dei falò di Sant’Antonio e dopo la conclusione dell’ardia. L’antica manifestazione equestre, finita ormai da tanti anni nel dimenticatoio, è stata ripristinata nel 2007 grazie all’associazione culturale “Sa Cumpanzia de sa fotografia” e ai priori che da quell’anno si sono succeduti. A conclusione dell’ardia il priore ha tagliato in piccoli pezzi le focacce che accompagnano il simulacro del santo e le ha offerte a tutti i presenti. Piccole porzioni di pane che secondo la tradizione servono a preservarsi dalle disgrazie e dal male. Il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio, si è invece completata la distribuzione del torrone. Il Comune di Illorai ha dato il suo contributo assegnando a Franco Muredda alcuni quintali di legna “pro su fogarone de su priore”.

Non poteva ovviamente mancare, considerato il gran freddo, un’abbondante paiolo di fave e lardo preparato con generosità dal priore ed innaffiato copiosamente con del buon vino. Franco Muredda ha quindi dato appuntamento a tutti fra cinque anni augurando “saludu e a medas annos, cun Sant’Antoni protettore”.

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