La Nuova Sardegna

Sassari

Case a 1 euro, richieste da tutta Europa

Case a 1 euro, richieste da tutta Europa

Dopo la prima vendita altre due residenze sono state assegnate e la quarta andrà a una milanese

22 febbraio 2017
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NULVI. Il rogito stipulato la scorsa settimana per la compravendita di una casa al prezzo simbolico di un euro è solo il primo di una serie di atti (così almeno auspicano gli amministratori comunali di Nulvi) che puntano a dare seguito e sostanza al progetto “Case a un euro in centro storico”. Un progetto che punta alla ridefinizione sostenibile, alla riqualificazione, al ripopolamento e al miglioramento estetico del centro storico nulvese. E che potrebbe trasformarsi in un’opportunità di sviluppo e di crescita da non sottovalutare, per residenti e non solo. Il tutto avverrà secondo i parametri stabiliti e cioè la presentazione del progetto di restauro conservativo entro tre mesi dalla stipula dell’atto, l’inizio dei lavori entro due mesi dal rilascio dell’apposito permesso da parte del Comune, la conclusione dei lavori entro un tempo massimo di tre anni e i lavori da eseguire mediante l’utilizzo di maestranze locali. Alcuni professionisti nulvesi hanno predisposto la documentazione necessaria al rogito, altri sono stati incaricati della progettazione, direzione e esecuzione dei lavori. «Il piccolo sogno già diventa realtà insomma e come amministratore e cittadino nulvese sono orgoglioso di questo primo importante risultato - spiega Luigi Cuccureddu, assessore all’Urbanistica del Comune di Nulvi - un’occasione costruita anche grazie alla disponibilità e competenza del segretario comunale Francesco Sanna, dell’Ufficio Tecnico e del suo responsabile, Michele Fois. Non si tratta certo di una panacea, ma è stato compiuto un passo importante. C’è la consapevolezza del poter fare, del fare assieme, del lavorare di squadra per ridare lustro al nostro centro storico. Esistono fabbricati da cui è impossibile trarre vantaggio e che comportano il pagamento di tributi ed esiste anche una possibilità di soluzione reale del problema. Questo primo atto lo dimostra, ma è solo l’inizio». Attualmente sono quattro le case date in disponibilità al Comune di Nulvi: una è già stata venduta, due sono state assegnate ad altrettanti cittadini polacchi, di cui uno punta alla realizzazione di un B&B e l’altro alla creazione di una residenza. La quarta casa sta invece per essere assegnata ad una signora di Milano. All’orizzonte inoltre già si prospetta la vendita di una seconda casa. Sono in totale una ventina le richieste arrivate al Comune. Un po’ tutta l’Europa si interessa a Nulvi e alle sue “Case a un euro”. Il progetto nasce nel 2015 quando l’amministrazione comunale lanciò il progetto. Nel corso di un incontro pubblico vennero poi illustrati senso e struttura dell’iniziativa. Gli immobili, non entrando in possesso del Comune, non incrementano il patrimonio immobiliare ma diventano reale opportunità di investimento per la comunità, il territorio e il tessuto economico.

Mauro Tedde

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