La Nuova Sardegna

Sassari

testimonianza a thiesi 

Dal Comune in missione per aiutare i terremotati

Dal Comune in missione per aiutare i terremotati

THIESI. Anche Thiesi partecipa alla gara di solidarietà dei Comuni italiani, coordinata dall’Anci, per portare aiuto e soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Oltre a...

14 giugno 2017
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THIESI. Anche Thiesi partecipa alla gara di solidarietà dei Comuni italiani, coordinata dall’Anci, per portare aiuto e soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Oltre a partire con le sue strutture alla volta dei territori colpiti, per portare acqua, cibo, letti, coperte, cucine da campo e knowhow per la fase di primo soccorso e per la successiva fase di ricostruzione, l’Anci nazionale si è attivata per garantire la presenza di tecnici comunali specializzati in valutazione dei danni per il supporto amministrativo agli Utc dei Comuni colpiti. «Il sisma che si è abbattuto nelle zone del centro Italia non ci ha lasciato indifferenti di fronte a tanta sciagura, perciò quando ci si è presentata ci siamo mossi consapevoli che il nostro contributo è solo una goccia. Ma siamo contenti che quella goccia possa essere stata di aiuto». Nel mese scorso il Comune di Thiesi ha siglato l’accordo di solidarietà con il Comune di Arquata, devastato dal terremoto. Con una delibera è stato, quindi, assegnato temporaneamente il personale necessario, assumendosene per intero i relativi oneri, al Comune di Arquata del Tronto (AP), «al fine di potenziare le strutture dei suddetti enti impegnate nello svolgimento sia delle attività ordinarie, sia delle attività straordinarie legate alle conseguenze degli eventi sismici del 24 agosto 2016, un vero e proprio mutuo soccorso tra sindaci». Orgoglioso e soddisfatto del proprio ausilio il tecnico sardo, Giuseppe Rassu dichiara: «Una missione impegnativa ma, allo stesso tempo gratificante e formativa. Il coraggio non trema come non tremano gli abitanti di Arquata del Tronto e delle sue 12 frazioni (Colle, Borgo, Trisungo, Spelonga, Faete, Pescara, Vezzano, Pretare e tutte le altre), persone dall’animo nobile, cittadini, amministratori e colleghi, che hanno condiviso con me due settimane di vita e di duro lavoro. Sono certo che riusciranno a venir fuori da questa situazione. Mi sarebbe piaciuto che gli altri enti dello Stato, quali Province, Regione e apparati statali fossero stati più presenti a livello di supporto tecnico e amministrativo (lavorare dentro gli uffici). C’è tanto da fare, ci sono frazioni, tra le quali Pescara del Tronto, che è stata completamente distrutta, come se fosse stata bombardata, completamente rasa al suolo e dove hanno avuto le perdite maggiori: 48 morti su 51 nel Comune di Arquata. Sono certo che gli arquatani ce la faranno anche supportati da tutti i tecnici che, come me, hanno voluto contribuire, per quanto possibile, alla rinascita di Arquata. Ringrazio anche l’amministrazione di Thiesi che mi ha supportato in ogni fase di questa bellissima esperienza».

Daniela Deriu

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