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“Eravamo i Zuighes” L’amarcord di Satta nel libro sulla band

ITTIREDDU. «Grazie per questi ricordi», «Zuighes 50 anni ben suonati!»: poche parole vergate sul quaderno degli ospiti sintetizzano il successo della presentazione, con annesso concerto, del libro...

18 luglio 2017
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ITTIREDDU. «Grazie per questi ricordi», «Zuighes 50 anni ben suonati!»: poche parole vergate sul quaderno degli ospiti sintetizzano il successo della presentazione, con annesso concerto, del libro di Diego Satta “Eravamo i Zuighes” che racconta i 50 anni del gruppo musicale che furoreggiò a Ittireddu negli anni Sessanta ed è stato rifondato qualche anno fa come gruppo revival. A gestire la presentazione è stato chiamato Pier Gianni Arlotti, giornalista e critico musicale, che ha ricostruito lo scenario della formazione del gruppo e il suo background: gli anni Sessanta, «la musica che cambia verso nuove sonorità sulla scia dell’innovazione proposta dai Beatles, ma anche sui temi trattati da Bob Dylan e Joan Baez, appassionanti e vibranti per quella generazione che voleva cambiare il mondo, preferendo la pace e l’amore, non la guerra in Vietnam».

Una vera e propria epopea che anche a Ittireddu, minuscolo paese del Logudoro, nacque e si sviluppò in un gruppo che prese il nome dalla barriera rocciosa del Monte Zuighe che solo fisicamente separa da Ozieri, dove pure i fermenti musicali erano ben presenti. Uno scenario molto ben disegnato nel libro di Satta e poi rappresentato dal concerto seguito alla presentazione - che ha visto sul palco Durusia di Ozieri, BBBand di Sorso, Sauri di Laerru e naturalmente i Zuighes - per una serata alla quale ha preso parte un pubblico venuto da tutta la zona, tra cui diversi ex-musicisti beat ancora appassionati e attivi, che si è riversato a Ittireddu per gustare la serata articolata fra letteratura e musica dal vivo. Un evento all’insegna del ricordo, della rievocazione di melodie mai dimenticate, ormai classiche, che hanno portato allegria, gioia e nostalgia mai struggente o deprimente ma invece consapevole e piacevole. Spazio anche ai giovani, con la piccola gara tra cantanti esordienti che ha visto primi ex-aequo Giovanni Antonio Massidda e Guido Satta. Ultima ma non ultima la beneficenza, con il ricavato della vendita del libro che sarà destinato all’Associazione per la Paraparesi spastica. (b.m.)

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