La Nuova Sardegna

Sassari

In coma dopo l’incidente sulla Nulvi-Tergu

In coma dopo l’incidente sulla Nulvi-Tergu

Preoccupazione per la sorte di Jessica Solinas. L’auto fuori strada dopo una curva molto insidiosa

22 settembre 2017
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NULVI. C’è grande apprensione per Jessica Solinas, la 24enne che viaggiava insieme allo zio Tore Solinas nella Ford Fiesta uscita di strada mercoledì pomeriggio lungo la provinciale che collega Nulvi a Tergu. La giovane, ricoverata d’urgenza al Santissima Annunziata di Sassari con un’ambulanza medicalizzata nonostante sul posto sia atterrato anche l’elicottero dei vigili del fuoco di Sassari (il trasporto aereo però poteva essere rischioso) è stata sottoposta ad una serie di accertamenti ma è ancora in regime di coma pilotato a causa del trauma cranico e facciale riportato all’interno dell’abitacolo dell’auto, che, una volta uscita di strada, ha carambolato da una cunetta a quella opposta cappottando più volte.

Entrambi i passeggeri dell’utilitaria sarebbero stati sbalzati fuori dall’auto. Il conducente, Tore Solinas, probabilmente al primo impatto, appena cioè la macchina è uscita dalla carreggiata andando a sbattere nella cunetta, tanto che ha subìto conseguenze meno gravi rispetto alla nipote, che invece deve essere rimasta più a lungo all’interno dell’abitacolo. Lo zio della ragazza ha riportato la frattura di alcune costole, una delle quali ha interessato anche un polmone, ma le sue condizioni non sono considerate gravi.

Ora a Nulvi e a Tergu tutti sperano in una pronta guarigione della ragazza che resta comunque sotto stretta osservazione. Sia Tore Solinas che sua nipote Jessica sono infatti molto conosciuti nei due centri dell’Anglona. Il primo ha avviato di recente e con buon successo una pizzeria a Tergu dove lavorava anche la ragazza nulvese. Una giovane solare, simpatica e piena di vita, con diploma di direttrice di comunità, che ha trovato un’occupazione temporanea nella pizzeria dello zio. Insieme stavano proprio recandosi a Tergu per avviare le operazioni di apertura giornaliera dell’attività ma, per cause ancora da accertare, il conducente ha perso il controllo del mezzo nell’imboccare una curva in discesa dopo aver percorso un piccolo rettilineo (uno dei pochi in tutto il tratto di strada che collega i due centri e che senza dubbio può invogliare ad aumentare la velocità).

Una curva che probabilmente viene sottovalutata dagli automobilisti nonostante sia segnalata come pericolosa e che forse andrebbe sottoposta ad un intervento di riparazione di alcuni tratti usurati dell’asfalto presenti proprio al suo ingresso.

Mauro Tedde



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