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Un campeggio ad alta quota e il museo del latte

Un campeggio ad alta quota e il museo del latte

ANELA. Rappresenterà certamente la chiave di volta dell’economia del paese e del territorio. Il campeggio montano comunale – già dotato di strutture come la reception, le camere, i servizi e un campo...

22 ottobre 2017
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ANELA. Rappresenterà certamente la chiave di volta dell’economia del paese e del territorio. Il campeggio montano comunale – già dotato di strutture come la reception, le camere, i servizi e un campo sportivo – è pronto a decollare. Non è ancora partito in attesa del depuratore ma ora che la realizzazione dell’impianto sta per essere affidata attraverso una gara d’appalto, la scommessa del sindaco Mulas e della sua giunta sta per essere vinta. Avere un complesso ricettivo di questo tipo a mille metri di altezza non può che essere un’indiscutibile attrattiva per gli amanti della montagna. Passeggiare tra le castagne, ammirare le bacche rosse dell’agrifoglio e annusare la brezza fresca a quell’altitudine è per gli appassionati un richiamo fortissimo.

Nella foresta di Anela esiste anche un campeggio libero gestito dall’Ente Foreste. Le famiglie o i gruppi di scout fanno richiesta di uno spazio e pagano una cauzione. Gli addetti fanno un sopralluogo e assegnano le aree dotate di acqua, punti luce, barbecue, danno anche legna e servizi. Il controllo – sempre finalizzato alla salvaguardia della montagna – è scrupoloso. Gli agenti, alla scadenza del “soggiorno”, verificano che tutto sia in ordine e a quel punto restituiscono la cauzione.

Legato alla tradizione più antica di Anela, ossia la pastorizia, c’è un altro progetto che il Comune sta definendo: il museo del latte e delle culture pastorali e contadine del Goceano. Quando il vicesindaco e assessore a Bilancio e Programmazione ne parla, gli brillano gli occhi: «I locali sono già predisposti – annuncia Giangiuseppe Nurra – si potranno vedere tutte le attrezzature legate al mondo dell’agricoltura e della campagna. Ma saranno arricchite da elementi multimediali».

La pastorizia continua a essere una realtà importante da queste parti. È sì calato il numero delle aziende ma quelle che esistono da tempo sono molto ben organizzate. La testimonianza più forte è il caseificio sociale “Sa Costera” che riunisce nove paesi del Goceano più alcuni pastori del Nuorese, circa 500 soci complessivamente. I loro formaggi viaggiano in America, in Olanda, a Dubai. (na.co.)

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