La Nuova Sardegna

Sassari

Ladri in azione alle case popolari

di Gavino Masia

I 49 alloggi non sono stati ancora dati alle famiglie, qualcuno ha tentato di portare via i pannelli solari

05 giugno 2018
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale deve pubblicare in settimana il bando per l’affidamento dei lavori di completamento dei 49 alloggi a canone sostenibile di via Falcone-Borsellino – su cui esiste già una graduatoria definitiva delle famiglie assegnatarie – e nel frattempo i vandali notturni hanno tentato più volte di staccare i nuovi pannelli solari da sopra i tetti. A dare la notizia una delegazione di famiglie che aspettano di prendere possesso delle abitazioni e che ieri mattina si sono presentate in aula consiliare per denunciare quanto sta accadendo in un cantiere completamente incustodito.

«Noi stiamo aspettando oramai da mesi di poter entrare nelle nuove case – hanno detto – e la beffa più grande è che ci sono sconosciuti che entrano nell’area cantiere per cercare di rubare quello che trovano: chiediamo che almeno la polizia locale faccia giri di ricognizione nella via o che lo stesso Comune si doti di un guardiano per salvaguardare il bene pubblico». Nel penultimo incontro dello scorso 18 maggio alla stessa delegazione di famiglie era stata assicurata la ripresa dei lavori – dopo la firma del verbale tra amministrazione e impresa aggiudicataria dell’appalto – ma adesso gli aventi diritto in graduatoria chiedono tempi certi per l’assegnazione delle case. Anche senza chiavi in mano, ma con la certezza che gli appartamenti dove le 49 famiglie andranno ad abitare sono tenute bene e hanno tutti i requisiti previsti. I tempi della consegna purtroppo slitteranno a causa di due ricorsi al Tar, con richiesta di sospensiva della graduatoria, e il sindaco Sean Wheeler e l’assessore al Patrimonio Marcello Zirulia hanno ribadito che il Comune aspetta il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale prima di poter procedere all’assegnazione ufficiale. Una corsa infinita con tante variabili inedite quella dell’amministrazione comunale, che pensava di dare un’accelerata decisiva sulla infinita pratica degli alloggi dopo aver approvato il bilancio di previsione con all’interno i 70mila euro per le pratiche di accatastamenti, certificazione energetica, controllo statico e certificato di regolare esecuzione. Poi sono subentrate le costanti interlocuzioni tra l’impresa e il Comune per risolvere alcune criticità relative al proseguo dei lavori. Una situazione monitorata da vicino dalla struttura comunale e dall’assessore ai Lavori pubblici, comunque, e confermata anche ieri mattina nell’incontro all’interno dell’aula consiliare.

«Mentre noi siamo in attesa di buone notizie dalla politica – hanno aggiunto le famiglie –, stanno aumentando gli affitti e c’è gente malata che trova tanta difficoltà a vivere in tuguri malsani pur sapendo di avere diritto a uno dei 49 appartamenti». I tempi della speranza, prendere possesso delle case prima dell’estate, sono ormai scaduti. Le persone in graduatoria chiedono solo certezze, cominciando dalla vigilanza quotidiana di quei fabbricati.

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