La Nuova Sardegna

Sassari

crisi occupazionale 

Il sindaco a Di Maio: «Nuovi insediamenti nel nostro territorio»

PORTO TORRES. La grave crisi occupazionale che investe il territorio comunale e tutta l’area vasta ha spinto il sindaco Sean Wheeler a richiedere un impegno per Porto Torres al ministro dello...

24 ottobre 2018
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PORTO TORRES. La grave crisi occupazionale che investe il territorio comunale e tutta l’area vasta ha spinto il sindaco Sean Wheeler a richiedere un impegno per Porto Torres al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e alla ministra per il Sud Barbara Lezzi. «Chiediamo di valutare ogni opportunità di insediamento nel nostro territorio di aziende a partecipazione statale – ha scritto il primo cittadino – e di promuovere la nostra area presso aziende private: in questo momento storico il nord ovest della Sardegna, e più particolarmente il nostro Comune e le aree limitrofe, vivono una profonda crisi occupazionale iniziata ormai dieci anni fa». Il passaggio a nuovi modelli di produzione e lo spostamento di asset industriali che avevano garantito lavoro e una discreta prosperità, secondo Wheeler, hanno costretto la città e molti residenti a ripensare la loro vita e adoperarsi per trovare una nuova e diversa occupazione. «Oggi – aggiunge – , dopo aver perso molti degli occupati del polo chimico, si prospetta un futuro incerto anche per altre aziende come la Sices e i suoi 57 lavoratori diretti e un altro centinaio dell'indotto». Tuttavia, l’amministrazione che guida il Comune crede fermamente in una rinascita che comprenda un progetto di sviluppo con nuovi modelli industriali. «Per questo motivo chiediamo ai ministri di valutare ogni opportunità di insediamento nel nostro territorio di aziende a partecipazione statale e di promuovere la nostra area presso società private: crediamo che i vantaggi che può offrire Porto Torres possano essere notevoli in quanto ricade nell’Area di crisi complessa, per la quale il ministero dello Sviluppo economico cura l’attuazione delle politiche e programmi per la re-industrializzazione e riconversione delle aree e dei settori colpiti dalla crisi mediante la stipula di appositi accordi di programma». Nella lettera indirizzata al vice premier e alla ministra, il sindaco elenca anche le peculiarità che può offrire il territorio.

«La città sarà anche ricompresa nel perimetro delle Zes, e grazie a questo strumento potrebbe diventare un polo di attrazione per le aziende: c’è inoltre un grande porto industriale, situato al centro del mar Mediterraneo, che può essere funzionale alle attività produttive». (g.m.)

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