La Nuova Sardegna

BONO. Si parla di grandi temi nell’Istituto superiore “Enrico Fermi” di Bono, dove i ragazzi hanno partecipato al convegno “La voce dell'Amazzonia: il grido della terra e dei poveri”. Il convegno ha trattato le tematiche di una terra bella quanto fragile, popolata da uomini che vivono in simbiosi con la natura. «L’Amazzonia – si è detto – è una zona ricca di legname, petrolio, minerali preziosi ed essenze usate dalle case farmaceutiche, che attirano gli appetiti delle multinazionali che con violenze e sopraffazioni si appropriano dei beni del territorio». Ideatrici del convegno le professoresse Adriana Fenu e Rosalia Deledda. Relatori don Nino Carta e don Mario Cherchi, missionari cattolici, e Viviana Tilocca, della Caritas di Ozieri. Tilocca ha raccontato la sua esperienza in aiuto dei popoli dell'Amazzonia. Infine il saluto del dirigente del Fermi Antonio Ruzzu. L’idea di un convegno sull’Amazzonia rivolto ai ragazzi nasce dai recenti incendi di vastissime dimensioni che hanno colpito il polmone verde della Terra. Secondo quanto dichiara l’associazione mondiale Greenpeace in Amazzonia gli incendi e la deforestazione vanno di pari passo: il settantacinque percento dei focolai si è verificato in aree che fino al 2017 erano coperte dalle foreste e che successivamente sono state deforestate o degradate per lasciar spazio a pascoli o aree agricole. «Molti degli incendi – ha dichiarato Greenpeace – dimostrano chiaramente che l’avanzata dell’agricoltura industriale nella foresta, spesso per far spazio a pascoli e colture come la soia, destinate alla mangimistica, è stata “l’anticamera” degli incendi. Circa il venti percento degli incendi si è verificato in aree naturali protette, il sei percento delle quali appartengono a popoli indigeni».

Elena Corveddu