La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, giro di vite del Comune su tavolini e dehors

di Giovanni Bua
Sassari, giro di vite del Comune su tavolini e dehors

Un’ordinanza del sindaco vieta concessioni di spazi su stalli gratuiti e strisce blu. «Preserviamo sicurezza e decoro. Basta sottrarre posti ai cittadini automobilisti»

19 ottobre 2019
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SASSARI. Tavolini e dehors troppo invadenti, che occupano strade, stalli gratuiti e strisce blu, mettono a rischio «il decoro e la vocazione turistica» della città, e rendono la vita difficile ai mezzi di soccorso e ai «cittadini automobilisti, a cui vengono sottratti parcheggi pubblici destinati alla collettività».

Cala la mannaia di Palazzo Ducale sulle strutture amovibili che stavano movimentando lo skyline, e gli incassi, dei locali pubblici cittadini. E, in attesa di un nuovo regolamento che sostituisca integralmente quello approvato nel maggio 2018 dalla passata amministrazione, arriva un’ordinanza “tombale” firmata dal sindaco Gian Vittorio Campus. «Le nuove occupazioni di suolo pubblico con dehors o altre attrezzature temporanee e amovibili dei locali di somministrazione di alimenti e bevande e locali commerciali e artigianali – recita – potranno temporaneamente essere autorizzate solo su marciapiedi, piazze, slarghi o aree assimilabili pedonali e comunque solo fino al 31 dicembre».

Una stretta annunciata. E in parte obbligata da un passaggio galeotto presente nel regolamento sull’occupazione del suolo pubblico in vigore, che subordina la concessione di spazi per l’installazione di tavolini e dehors nei “posteggi blu” al parere preventivo della concessionaria Saba. Che difficilmente si accontenterà di qualche stallo risparmiato, visto che ne chiede 300 in più, ma che comunque: «poteva aumentare le tariffe di sosta a causa della riduzione del numero di parcheggi sfruttabili – informa il Comune in una nota – mentre l’attuale amministrazione vuole ripristinare l’originaria disponibilità di stalli, anche in funzione del confronto già avviato con la Saba, per rivedere le tariffe».

Ma non è il confronto con Saba a dettare la linea di questa ordinanza e del prossimo regolamento. Cosa infatti pensi Campus dei tavolini nelle strade è inequivocabile: «La scelta è dettata dalla necessità di conciliare le esigenze degli esercenti, da una parte, e quelle della sicurezza e incolumità pubblica, dall'altra – spiega l’amministrazione –. Nell'ultimo periodo, infatti, sono state rilevate diverse criticità in merito alle strutture precarie temporanee e ai dehors sui marciapiedi e sui parcheggi pubblici ed è stato per questo avviato un studio per la predisposizione di un nuovo regolamento in sostituzione del vigente. La concessione di aree pubbliche non può penalizzare i cittadini automobilisti attraverso la sottrazione di parcheggi pubblici destinati alla collettività, ma deve rappresentare un’integrazione alle aziende commerciali con la finalità di apportare migliorie alla qualità della scena urbana e del paesaggio, e potenziare la vocazione turistica e commerciale della città. Si deve assicurare la tutela non soltanto dell'immagine e del decoro degli spazi, ma anche l'incolumità dei cittadini. Nell'ultimo periodo, però, in alcune zone, i dehors hanno limitato il passaggio delle auto e dei mezzi di soccorso».

Per questo l'ordinanza ha previsto che le prossime concessioni potranno essere richieste soltanto su marciapiedi, piazze, slarghi o aree assimilabili pedonali, comunque solo fino al 31 dicembre, e sarà e vietata l'occupazione di suolo pubblico sui parcheggi, sia gratuiti, sia a pagamento, fatte salve le autorizzazioni antecedenti all'ordinanza, fino alla loro scadenza naturale.

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