Minaccia di suicidarsi salvata da un carabiniere
di Barbara Mastino
Una ragazza era sul punto di gettarsi dall’alto muraglione vicino al municipio Provvidenziale l’intervento del militare che è riuscito ad afferrarla alle spalle
16 gennaio 2020
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OZIERI. Un momento di fragilità, forse non il primo, ha rischiato di avere conseguenze gravissime per la vita di un’adolescente che martedì sera è stata salvata mentre, in pieno centro, minacciava di gettarsi da un muraglione alto circa otto metri.
A metterla in salvo è stato un carabiniere, intervenuto sul posto con altri due colleghi dopo la chiamata degli spaventati presenti.
Tutto è successo intorno alle 18.30 di martedì nella zona tra il Cantaro e via Trento, a pochi passi dal municipio, via Vittorio Veneto e piazza Garibaldi.
La ragazza si era inerpicata su un muraglione di contenimento che dà sulla via Trento con l’intenzione dichiarata di gettarsi nel vuoto, e minacciava di farlo nonostante le richieste disperate di un’altra ragazzina che era con lei e anche di un impiegato del vicino municipio, accortosi della situazione. Subito è partita la chiamata ai carabinieri, mentre nel frattempo la scena aveva attirato l’attenzione di alcuni passanti, e solo all’arrivo dei militari il tentativo è stato finalmente sventato.
Sul posto sono giunte due pattuglie, entrambe provenienti dalla caserma della stazione di Buddusò e che in quei minuti si trovavano di passaggio a Ozieri. Dalle auto sono scesi tre militari, e mentre due si sono fermati sotto il muraglione davanti allo sguardo della ragazza, parlandole e cercando di farla desistere dal terribile intento, un terzo ha aggirato il muro e, in silenzio e con grande presenza di spirito, è riuscito ad afferrare la ragazza cingendole la vita e a tirarla via dal ciglio del muro in pietra. Il tutto mentre nel frattempo le sirene delle gazzelle e il traffico andato per qualche attimo in tilt hanno attirato l’attenzione delle tante persone che in quegli istanti si trovavano a transitare nei dintorni. Una brutta storia finita bene, che ha lasciato tanti interrogativi e ha fatto tanto parlare, anche perché a quanto pare non è la prima volta che fatti simili si verificano in città, mai per fortuna con conseguenze gravi. L’interrogativo è in modo particolare quello del perché una ragazza così giovane possa avere dei motivi validi per compiere un gesto tanto estremo. L’adolescente è stata ricoverata nell’ospedale di Sassari per controlli ma stando ai racconti non dovrebbe aver accusato alcun danno fisico.
A metterla in salvo è stato un carabiniere, intervenuto sul posto con altri due colleghi dopo la chiamata degli spaventati presenti.
Tutto è successo intorno alle 18.30 di martedì nella zona tra il Cantaro e via Trento, a pochi passi dal municipio, via Vittorio Veneto e piazza Garibaldi.
La ragazza si era inerpicata su un muraglione di contenimento che dà sulla via Trento con l’intenzione dichiarata di gettarsi nel vuoto, e minacciava di farlo nonostante le richieste disperate di un’altra ragazzina che era con lei e anche di un impiegato del vicino municipio, accortosi della situazione. Subito è partita la chiamata ai carabinieri, mentre nel frattempo la scena aveva attirato l’attenzione di alcuni passanti, e solo all’arrivo dei militari il tentativo è stato finalmente sventato.
Sul posto sono giunte due pattuglie, entrambe provenienti dalla caserma della stazione di Buddusò e che in quei minuti si trovavano di passaggio a Ozieri. Dalle auto sono scesi tre militari, e mentre due si sono fermati sotto il muraglione davanti allo sguardo della ragazza, parlandole e cercando di farla desistere dal terribile intento, un terzo ha aggirato il muro e, in silenzio e con grande presenza di spirito, è riuscito ad afferrare la ragazza cingendole la vita e a tirarla via dal ciglio del muro in pietra. Il tutto mentre nel frattempo le sirene delle gazzelle e il traffico andato per qualche attimo in tilt hanno attirato l’attenzione delle tante persone che in quegli istanti si trovavano a transitare nei dintorni. Una brutta storia finita bene, che ha lasciato tanti interrogativi e ha fatto tanto parlare, anche perché a quanto pare non è la prima volta che fatti simili si verificano in città, mai per fortuna con conseguenze gravi. L’interrogativo è in modo particolare quello del perché una ragazza così giovane possa avere dei motivi validi per compiere un gesto tanto estremo. L’adolescente è stata ricoverata nell’ospedale di Sassari per controlli ma stando ai racconti non dovrebbe aver accusato alcun danno fisico.