La Nuova Sardegna

Sassari

l’omicidio di ossi 

Giovane accoltellato in discoteca via al processo in corte d’assise

di Nadia Cossu

SASSARI. Si è aperto ieri mattina davanti alla corte d’assise presieduta da Massimo Zaniboni (a latere Giuseppe Grotteria) il processo a carico del 26enne di Ittiri Giuseppe Dibo Elias, accusato dell’...

24 novembre 2020
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SASSARI. Si è aperto ieri mattina davanti alla corte d’assise presieduta da Massimo Zaniboni (a latere Giuseppe Grotteria) il processo a carico del 26enne di Ittiri Giuseppe Dibo Elias, accusato dell’omicidio del coetaneo Giovanni Fresi, avvenuto la notte di Natale dell’anno scorso nella discoteca Blu Star di Ossi. Due coltellate mortali che potrebbero costare all’imputato il carcere a vita, considerato il recente pronunciamento della Corte costituzionale che ha escluso la possibilità del rito abbreviato – e quindi dello sconto di un terzo della pena – per i reati puniti con l’ergastolo. Ieri in aula era presente Dibo Elias con il suo difensore Gabriele Satta ed era presente anche l’avvocato Elisabetta Udassi, parte civile per Agnese Fresi, sorella della vittima.

I due coetanei – era emerso dalle indagini condotte dal sostituto procuratore Beccu – non si sopportavano e poco prima dell’omicidio avevano avuto una violenta lite per una questione economica, ma pare anche per incomprensioni legate all’ex fidanzata di Dibo. La notte del 25 dicembre si erano ritrovati al Blu Star. Erano le 4.20 del mattino quando i carabinieri erano stati avvertiti dell’aggressione dal personale del 118. All’arrivo dei militari a Ossi Giuseppe Dibo Elias si era già dileguato. Il coltello da cucina utilizzato per ferire la vittima era stato raccolto da un testimone e consegnato ai titolari della discoteca. I militari avevano ricostruito le fasi del delitto attraverso alcuni testimoni ed era partita la caccia all’uomo che si era conclusa con l’arresto di Dibo a Ittiri.

A fine gennaio, nella prima vera udienza dibattimentale, saranno sentiti sette testimoni citati dal pubblico ministero. Nella lista testi della Procura i carabinieri della stazione locale e del comando provinciale che svolsero le indagini subito dopo il delitto e gli specialisti del Ris che, oltre ad aver ricostruito la scena del crimine all’interno della discoteca, hanno analizzato le tracce di sangue sugli indumenti di Fresi (abiti prodotti come prova dal pm Beccu). E saranno sentiti anche i ragazzi che quella notte hanno assistito alla colluttazione tra imputato e vittima.

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