La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, raid nel posteggio di piazza Fiume: gli estintori svuotati sulle auto

di Paoletta Farina
Sassari, raid nel posteggio di piazza Fiume: gli estintori svuotati sulle auto

Vandalismo in una struttura sempre meno frequentata a causa del lockdown. La denuncia pubblica dell’avvocato Roberto Vannini: «Si intervenga subito»  

13 gennaio 2021
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SASSARI. L’ultima “impresa” del popolo notturno che scorrazza nel parcheggio di piazza Fiume è stata quella di strappare tutti gli estintori del quarto sottopiano dall’ancoraggio e di svuotarli sulle auto in sosta negli stalli. Ennesimo episodio delle scorribande in un posteggio che dovrebbe essere custodito, ma che invece è alla mercè di chiunque voglia entrarci non certo per posteggiare la macchina.

E così le bande di ragazzi lo utilizzano per lo sballo a base di droga, birra e pizze, di cui rimangano i vistosi rifiuti: scatoloni e contenitori del cibo da asporto, bottiglie vuote ma anche siringhe. Una situazione da Far West con cui devono fare i conti i frequentatori del posteggio e che, con il passare del tempo, viene percepita come sempre più pericolosa. Tra loro c’è anche Roberto Vannini, avvocato con studio professionale nella zona e abbonato da anni perché nel silos di piazza Fiume lascia l’auto per andare al lavoro.

Qualche giorno fa il legale ha postato su Facebook il suo disappunto, una denuncia del clima che si respira in quel luogo soprattutto a tarda sera, quando vi si intrufolano gruppi che hanno eletto il parcheggio anche a pista per skate e monopattini elettrici, o per consumare in compagnia alcolici ed esibirsi in altre prodezze, compresa quella di scaricare gli estintori sulle auto.

«La presenza di queste persone sta rendendo insicuro frequentare il posteggio – racconta l’avvocato Vannini –. Senza voler ingigantire i rischi, non è affatto piacevole ritrovarsi davanti a sconosciuti di cui non puoi prevedere le reazioni, anche solo invitandoli a spostarsi perché devi entrare nello stallo che loro stanno convivialmente occupando».

«Io utilizzo il parcheggio a pagamento, praticamente da quando è sorto, nei mesi invernali perché mi è comodo spostarmi da lì quando devo raggiungere gli uffici giudiziari – prosegue il legale –, e posso dire che facendo un paragone con il passato la situazione è nettamente peggiorata, diciamo negli ultimi sette anni. Ma non può essere un luogo dove non si rispettano le regole e dove sta cominciando a serpeggiare la paura che possa succederti qualcosa o, nella migliore delle ipotesi, ti venga danneggiata l’automobile».

Insomma, l’appello del professionista, lanciato su Fb e ribadito, è che prevenire è meglio che curare e che perciò si devono prendere provvedimenti prima che succeda il peggio. «Mi raccontano che molte donne utilizzano poco i parcheggi sotterranei cittadini perché non si sentono sicure ed è discriminante non garantire le condizioni di accessibilità a tutti».

Ma l’avvocato Vannini rileva anche un degrado della struttura gestita dalla Saba. «Da almeno un mese non funziona la cassa automatica situata all’ingresso e ancora deve essere riparata – afferma –. Quindi da due che erano, ora è rimasta a disposizione della clientela solo la cassa sulla piazza, a fianco all’ascensore. A quanto ne so ci si deve rifornire fuori dall’isola per sostituirla. E non ho idea di quali saranno i tempi E anche le due barre automatiche che consentono l’accesso e l’uscita dei veicoli capita che si blocchino, con tutti i disagi che ne derivano».



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