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Sassari, cresime e comunioni riprendono in presenza

Sassari, cresime e comunioni riprendono in presenza

Dopo lo stop del 2020 al via, con regole strettissime, anche queste celebrazioni. Don Marco Carta: «Per recuperare l’anno scorso abbiamo predisposto tre turni»

22 maggio 2021
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SASSARI. Ripartono, dopo un anno di fermo, anche le prime comunioni e le cresime in presenza. Sempre seguendo le norme anti-covid, con grande attenzione, ma anche ritrovare questi appuntamenti che coinvolgono tantissime famiglie è un segnale di normalità.

Si tratta di appuntamenti che si svolgono in primavera e vengono preceduti dalle lezioni di catechismo: come è facile immaginare, il lockdown dello scorso anno ha cancellato il calendario mentre quest’anno l’appuntamento si potrà rinnovare e seguirà anche un calendario particolare visto che c’è da recuperare quello che non è stato fatto nel 2020. «Abbiamo già cominciato in aprile partendo proprio dai recuperi di chi lo scorso anno era stato fermato dal lockdown – spiega don Marco Carta, parroco del Duomo di di San Nicola e vicario per la Pastorale nella diocesi –. Ci saranno tre turni, considerando che l’ultima volta queste celebrazioni si sono svolte nel 2019 e coinvolgono sempre tantissime famiglie. I numeri non sono calati, bene o male sono quelli soliti, e sottolineo come ancora una volta sia importante il ruolo delle famiglie. Ci saranno delle regole da rispettare, ovviamente, prima fra tutte quella di mantenere il distanziamento tra le persone. Per quanto riguarda il catechismo, in questi mesi abbiamo seguito il protocollo della Cei che segue le regole che il ministero ha dettato per le scuole». I bambini coinvolti in questi appuntamenti sono tantissimi: «Ci sono parrocchie che hanno tantissimi bambini che seguono il catechismo – aggiunge don marco Carta –. Una delle più numerose, se non la più numerosa, è per esempio quella di San Giuseppe con circa 150 bambini. Immaginate quale sia lo sforzo che dobbiamo fare,ma con questo sistema dei turni dovremmo riuscire a farcela».

Per quanto riguarda il numero massimo dei partecipanti il ministero dell’Interno ha precisato che alle celebrazioni in spazi chiusi potranno partecipare al massimo duecento fedeli, e ciò indipendentemente dall’ampiezza degli ambienti, mentre alle celebrazioni in spazi aperti potranno prendere parte al massimo mille fedeli. Il protocollo della Cei prevede poi che «Al fine di verificare la possibilità di svolgere le celebrazioni, occorre recepire preventivamente e tempestivamente le richieste delle singole parrocchie al fine di stabilire, caso per caso, le concrete modalità di organizzazione, accesso, e svolgimento delle celebrazioni» . Le celebrazioni eventualmente potranno essere autorizzate all’aperto e «Quanto alla capienza degli spazi, al fine di predeterminare il numero massimo di persone presenti, è opportuno che venga incaricato un professionista che possa certificare e garantire la sicurezza dei luoghi e il rispetto delle distanze, oltre a prevedere le aree da mantenere libere e differenziate per gli accessi e per i movimenti (ingresso, uscita, processione per la Comunione )».

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