La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Truffa da 200mila euro a un professionista, il giudice non convalida l’arresto del 21enne

di Luca Fiori
Truffa da 200mila euro a un professionista, il giudice non convalida l’arresto del 21enne

Un corriere ucraino, fermato dalla squadra mobile di Sassari dopo aver ritirato dalla vittima 15mila euro, è tornato in libertà

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Sassari Colpo di scena questa mattina giovedì 4 dicembre davanti al giudice per le indagini preliminari Sergio De Luca: il 21enne ucraino arrestato lunedì all’ora di pranzo dalla squadra mobile di Sassari, subito dopo aver ritirato 15mila euro da un professionista vittima di una truffa internazionale durata due anni e del valore complessivo di circa 200mila euro, è stato rimesso in libertà.

Davanti al gip, assistito dall’avvocato Gianluigi Poddighe e con l’ausilio di un interprete, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere, pur rilasciando alcune dichiarazioni spontanee. Ha spiegato di aver ricevuto l’incarico - da alcune persone delle quali non ha rivelato l’identità - di ritirare un plico contenente il denaro, senza avere alcuna conoscenza degli accordi presi tra la vittima e le altre persone coinvolte nella rete criminale. Il 21enne ha aggiunto di non essere a conoscenza della portata delle truffe precedenti, risalenti al 2023, in cui il professionista era stato convinto a versare consistenti somme di denaro su conti italiani e stranieri attraverso piattaforme di trading fasulle.

Il giudice De Luca, anche sulla base di quanto esposto dall’avvocato Poddighe, ha deciso di non convalidare l’arresto. Secondo il gip, l’ipotesi di reato configurata nei confronti del giovane corriere dalla Procura rientrerebbe in una tentata truffa e non sussisterebbero le aggravanti legate alla minorata difesa della vittima.

L’avvocato Poddighe ha sottolineato come, dall’analisi delle indagini condotte dalla squadra mobile, non emergano collegamenti tra l’indagato e le truffe precedenti, né con le persone che per mesi avevano convinto il professionista sassarese a trasferire ingenti somme di denaro tramite bonifici e ricariche. Così alle 11 di questa mattina il 21enne, che era arrivato in manette a palazzo di giustizia dal carcere di Bancali, è tornato in libertà.

La decisione del gip non chiude però le indagini. Gli inquirenti continuano a lavorare per ricostruire l’intera rete criminale, composta da soggetti in Italia e all’estero, che per due anni ha sfruttato la fiducia e la buona fede del professionista, facendogli credere di investire in operazioni sicure e promettendo guadagni straordinari.

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