Esce il singolo del duo Allee Der Kosmonauten, un omaggio all’amico Antonio Demontis
Sassari, i musicisti Stefano Idili e Massimiliano Achenza hanno dedicato un brano all’imprenditore 49enne scomparso nel 2024
Sassari La musica per rendere omaggio a chi non c’è più. Le parole di una canzone per immortalare attimi e ricordi. Da qualche giorno è disponibile su tutte le piattaforme digitali il brano del duo di elettronica sperimentale e musica non convenzionale composto da Massimiliano Achenza e Stefano Idili.
I due polistrumentisti e artisti, già protagonisti di alcune band seminali per la dark, new-wave e rock in Sardegna, hanno pubblicato come Allee der Kosmonauten il loro nuovo Ep dal titolo “Goodbyes” (Addii) che contiene anche “The Ship Has Gone Away” (La nave è partita), canzone scritta e dedicata ad Antonio Demontis, grande amico dei due musicisti.
Antonio, imprenditore 49enne molto conosciuto a Sassari e Alghero (era titolare della “Autonoleggi Demontis” che da oltre sessant’anni si occupa in tutta l’isola di noleggio e mobilità di auto, veicoli commerciali, moto, camper, uffici mobili e gommoni) è morto l’anno scorso per un malore improvviso. «Lui era un cultore della musica e sicuramente questo brano sarebbe stato uno dei doni che avrebbe apprezzato di più – aveva detto Stefano Idili annunciando l’uscita di “Goodbyes” – Certamente non per ricordare una perdita, ma per celebrare la vita. Che contempla, volenti o nolenti, anche la morte».
Dal medesimo brano, il regista italiano, ma con base operativa a Berlino, Marco Zaccaria ha realizzato, col duo sardo-tedesco, uno straordinario video che, nella proiezione in anteprima, ha ottenuto grandi riscontri e apprezzamenti. Una visionaria creazione, ammirabile sulla piattaforma youtube, dove sono protagonisti il mare, gli addii, il dolore, la malinconia, gli incontri e soprattutto la navigazione verso l’infinito, a bordo di un vascello.
Musicalmente, come già comunicato in occasione dell'uscita dell’ep, il brano esprime atmosfere a metà tra l’elettronica elegante degli anni ‘90 e rimandi prettamente sixities «per un brano – spiegano – che vuole ricordare un amico, un fratello, una parte integrante del nostro percorso di vita».
Un tappeto quasi “tropical” con un crescendo fortemente rumoroso, doloroso e, perfino, ossessivo su cui si innestano le chitarre, il basso, le tastiere e i tappeti sonori creati e suonati da Stefano Idili e Massimiliano Achenza col primo che ha anche scritto e cantato le parti vocali.
