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Il Banco strappa una storica finale

Roberto Sanna
Il Banco strappa una storica finale

Il sogno diventa storia, e Sassari e l'intera isola del basket possono continuare a sognare. Il Banco di Sardegna vincendo a Scafati (82-74) ha centrato per la prima volta il traguardo della finalissima per la promozione nella Lega A. I biancoblù adesso possono riposare fino a domenica prossima, in attesa di conoscere chi dovranno affrontare tra Soresina e Casale Monferrato (2-1 per i lombardi). A Sassari è già caccia al biglietto

23 maggio 2009
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SCAFATI. Game, set, match, si va in finale al primo match-point. Vent’anni esatti dopo aver messo il naso in Legadue, la Dinamo gioca la sua chance per andare in Serie A. Soresina o Casale non importa, potrebbero anche essere i Lakers, perché comunque vada questa è storia. Alla palla a due Bartocci rimescola le carte e lascia seduto l’americano Davison, inguardabile nelle prime due partite e alle prese con problemi alla caviglia sinistra, e sceglie un quintetto più piccolo con Santarossa numero 4 a fianco di Iannilli. E a prescindere dalle alchimie tattiche, Scafati ha un altro atteggiamento, la partita se la vuole giocare. Parte a testa bassa alla ricerca di un break e lo trova, aiutato da un Banco che in attacco dà veramente il peggio di sè regalando tantissimi palloni e concedendo agli avversari di costruirsi i tiri preferiti.

Scafati si impossessa subito della partita, il Banco ha un lampo e ritorna sotto di 2 punti (10-12) e sperpera la palla del pareggio, i padroni di casa volano a +11 (10-21) e il Banco si carica di falli: 2 Chessa, Martin e Devecchi nel primo quarto, che Scafati chiude bene avanti. Nel secondo non cambiano tante cose, il Banco prova a pressare ma fa troppa confusione e si fa infilzare da dietro l’arco. Da lontano, invece, la squadra di Cavina non la mette mai (0/8 nel primo tempo) e passa anche il secondo quarto a inseguire, con Martin e Chessa che commettono anche il terzo fallo e rendono problematiche le rotazioni difensive di Cavina, che manda subito ad assaggiare il parquet Amoni e Manca. Ezugwu lotta sotto i tabelloni sfiorando la doppia doppia (10 punti e 8 rimbalzi), sparano a salve Whiting (1/4, 2 punti) e Rowe (6 punti, 1/8). E comanda ancora Scafati, che all’intervallo chiude sul 42-33 e comincia a crederci sul serio.

Nel terzo quarto il Banco ha subito l’occasione per riaprire la partita: tripla di Whiting e 36-42, poi palla recuperata e Devecchi può tirare solissimo da 3 dall’angolo. Sbaglia e Scafati riparte a razzo allungando fino al 41-53 a metà del quarto. E proprio nel momento peggiore il Banco si ritrova, anzi ritrova la difesa. Con un quintetto operaio che vede anche Chessa e Manca insieme e la stella Rowe a lungo in panchina: Scafati segna solo 4 punti nella seconda metà del quarto, il Banco corre e ha più fiducia, chiude con una tripla di Manca sulla sirena che vale il -1 (56-57). Ed è ancora un sassarese, Massimo Chessa, a firmare il primo vantaggio della gara: 64-62 dall’angolo, una comoda transizione che riporta in partita il Banco dopo che Scafati aveva aperto l’ultimo quarto con un parziale di 5-0. E il Banco spinge ancora, mentre Scafati comincia a perdere giri. Tripla di Chessa e 67-64, Bartocci prova la zona e Vanuzzo lo punisce da tre: 71-66.

E’ il break decisivo, Scafati stavolta non ha più le forze per ritornare sotto, il Banco è più lucido e controlla anche se perde per falli Martin e Chessa. Scafati ritorna a -4, ma sull’angolo appostato c’è Jack Devecchi. Tripla, 78-71, la gente comincia a sfollare, il fallo sistematico non ha esito. Ci sono voluti vent’anni con in mezzo tre stagioni di purgatorio in B1, ma il Banco è in finale: tra due domeniche, a Soresina o Casale, si gioca per la serie A, è già storia.
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