La Nuova Sardegna

ORGOSOLO. Dopo la brillante promozione, era tutto o quasi pronto per il ritorno alla grande in Seconda categoria ma per il Supramonte di Orgosolo arriva un inaspettato stop.

Il direttivo guidato dal presidente Francesco Rubanu dice che può bastare così e, d'accordo e unitamente a tutti i componenti (quattro o cinque persone) lascia la società.

Una decisione amara che arriva dopo essere stata abbondantemente meditata. «Ma difronte all'indifferenza generale, e davanti a tutti metto i genitori e l’amministrazione comunale - dice Rubanu -, non c'era altra soluzione».

Adesso rimangono in strada circa trecento tra ragazzi e ragazze delle tre discipline che la società Supramonte da sempre segue, Calcio, Volley e Softball.

«Purtroppo - aggiunge Rubanu - non possiamo andare avanti da soli, non ce la facciamo. Nessuno ci dà una mano e i genitori sono spariti. Abbiamo organizzato due riunioni che sono andate pressochè deserte e alla seconda non si è fatto vedere nessuno nemmeno dell'amministrazione comunale. Ringraziamo comunque il sindaco e tutti e riportiamo le chiavi in Comune. A questo punto ci auguriamo che si faccia avanti qualcun'altro».

Dall'euforia per la spendida stagione e la bellissima promozione, al vuoto totale.

Un Supramonte da primato, quello che ha vinto alla grande il suo girone nella Terza categoria consentendo alla squadra allenata da mister Pino Pische di ritornare più che meritatamente in Seconda. Una cavalcata vincente che non ha avuto eguali nemmeno nelle altre categoria.

Nessuno ha fatto meglio di Checco Davoli e compagni. E infatti i numeri sono da primato. Intanto il Supramonte non ha subito nessuna sconfitta in tutto il campionato, il che la dice lunga sulla qualità della squadra, solo due pareggi in avvio di campionato poi è stata una cavalcata avvincente. Miglior attacco con 59 reti realizzate e miglior difesa avendo subito solamente 9 gol. Adesso, e non solo per il calcio, tutto è crollato.

Nino Muggianu