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Dinamo verso Brescia col dubbio Dusko

di Andrea Sini
Dinamo verso Brescia col dubbio Dusko

Savanovic acciaccato, ma per il match di domani potrebbe farcela. Il centro Gabe Olaseni comunque scalda i motori

04 febbraio 2017
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SASSARI. Dusko Savanovic in forse, Gabe Olaseni in rampa di lancio e il morale della truppa che resta alto. A meno di 48 ore dalla sfida di Montichiari con la Leonessa Brescia, la Dinamo si trova con un dubbio legato al reparto lunghi. L’ala serba durante l’allenamento di giovedì ha riportato una leggera distorsione a una caviglia: i controlli ai quali è stato sottoposto hanno dato esito negativo (niente di rotto, dunque), ma anche ieri Federico Pasquini ha mostrato una certa prudenza: «Valuteremo in queste ore e decideremo all’ultimo momento», ha detto il coach biancoblù. Olaseni non è esattamente un pari ruolo, ma vista l’importanza dell’impegno di mercoledì, con l’andata della sfida di Champions league contro il Cez Nymburk, non è escluso che Savanovic venga risparmiato e lasci spazio al centro britannico, pronto a uscire dalla naftalina.

Verso Brescia. «Ci presentiamo su uno dei campi più caldi d’Italia in questo momento – ha detto ieri Pasquini in sede di presentazione della terza giornata di ritorno –, dove troviamo la tipica situazione di una neopromossa che ha iniziato in maniera negativa e che poi ha completamente girato la stagione. Una squadra che in casa gioca una delle migliori pallacanestro del campionato e che ultimamente ha perso solo contro Trento ma vinto largamente con tutte le altre squadre. Brescia può contare su giocatori di esperienza europea di un certo livello. Giocano una pallacanestro molto fisica a livello offensivo giocando con Vitali e Moss sul perimetro, un giocatore come Laundry e due giocatori sotto canestro come Berggren e Burns, estremamente fisici e atletici molto presenti in difesa. In difesa sono molto atletici, è una squadra che difende poco a uomo e molto con la zona 3-2, sfruttando al meglio la capacità dei loro piccoli, soprattutto Moore che è il più giovane, di correre in contropiede. Dovremo essere bravi a farci trovare pronti subito, è una squadra che cerca di scappare immediatamente specie in casa utilizzando l’entusiasmo della gente e saranno vogliosi di riscattarsi di quanto successo con Cantù la scorsa settimana».

Le chiavi del match. «Dobbiamo attaccare bene la zona – dice Pasquini –, il segreto è non sbilanciarti quando finisci l’attacco, perché riescono a ripartire immediatamente e hanno tanti punti nelle mani, specie nella transizione primaria in cui sono molto bravi, mentre quando giocano da metà campo hanno Vitali che mette tutti in ritmo. Il ritmo della partita fa la differenza, il nostro ritmo e l’aggressività devono essere la base da cui partire a prescindere dall’assetto degli avversari».

La tenuta mentale. Chiuso alla grande il tour de force delle ultime settimane, la Dinamo ha avuto una settimana intera per prepararsi a questa sfida, con all’orizzonte il doppio impegno di Champions e la Final Eight di Rimini. C’è il pericolo che per questa sfida il gruppo abbia un piccolo calo mentale? «È un gruppo molto voglioso e competitivo – dice Pasquini –, che vive di sfide e lo potete vedere anche nei cinque contro cinque in allenamento. In questo mese la squadra è cresciuta complessivamente, a mio parere abbiamo acquisito grande maturità e tutti hanno dimostrato di poter essere protagonisti quando c’è bisogno. Questa settimana abbiamo respirato un po’ di più ma ci serviva una pausa del genere dopo i tanti tour de force. Ne abbiamo approfittato per fare molto lavoro atletico e mettere dentro un po’ di benzina. Per conto mio mi aspetto che la squadra sia pronta a questa sfida».

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