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Nubi sulla Gallura, la Pallavolo Olbia rinuncia alla serie B 

Nubi sulla Gallura, la Pallavolo Olbia rinuncia alla serie B 

A tutto volley. La società ripartirà dalla serie C maschile Incertezze anche in casa Hermaea e Capo d’Orso Palau

12 giugno 2017
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SASSARI. Una società ha già gettato la spugna, ed altre dure sono quantomeno indecise sul loro futuro e i presupposti per il futuro non sono dei più incoraggianti.

La Gallura, che nelle ultime stagioni ha rappresentato il cuore pulsante ed il traino della pallavolo sarda, sta rischiando un’inaspettata e deflagrante esplosione. A rompere gli indugi è stata la Pallavolo Olbia, che ha deciso ufficialmente di rinunciare a prendere parte alla serie B maschile.

«Non abbiamo i giocatori per disputare una categoria così importante – dichiara, amareggiato, il presidente Francesco Marcetti – e non ci sono più le risorse economiche per potere andare avanti. Lo scorso ottobre abbiamo perso lo sponsor Meridiana a pochi giorni dall’inizio del campionato, e lo abbiamo fatto lo stesso per rispettare gli impegni presi, ma adesso non è più possibile. È sempre più difficile trovare degli sponsor, e vista la contrazione degli spazi dedicati allo sport da parte della stampa locale, offrire loro la giusta visibilità in cambio di un loro impegno. A questo punto preferiamo ripartire dal campionato di serie C regionale, con qualche giocatore esperto che sarà affiancato da atleti da valorizzare, e rilanciare l’attività del nostro settore giovanile».

Tutto da decidere in casa Hermaea Olbia, che dopo tre stagioni di A2 femminile si sta ancora guardando intorno, quando l’anno scorso ai primi di giugno aveva già annunciato sia il nuovo tecnico che i primi ingaggi.

«Non si può pensare che la serie A ad Olbia duri per sempre – è il commento del primo dirigente Gianni Sarti – ed il sottoscritto non ha più intenzione di metterci tutti i soldi da solo o quasi, come fatto finora. Dobbiamo capire se al territorio, le istituzioni, il tessuto economico, la nostra realtà interessa, e sono disposti a darci una mano. Alcuni contatti ci autorizzano ad essere fiduciosi, e decideremo nell’arco di una settimana se ci sono le condizioni per andare avanti. In caso contrario faremo una serie C con le atlete locali, magari per vincerla».

Grande incertezza anche in casa Capo d’Orso Palau, che dopo la storica promozione dalla serie B2 alla B1 femminile e la vittoria nella Coppa Italia di B2 è stata investita dalla bufera scatenata dall’inchiesta della guardia di finanza sulle presunte sponsorizzazioni date alla società per ottenere in cambio dei trattamenti di favore dal Comune. Una situazione che ha comprensibilmente spaventato le forze economiche che l’avevano sostenuta fin d’ora.

Fabio Fresu

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