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Cragno lancia la sfida al suo Benevento

di Mario Frongia
Alessio Cragno
Alessio Cragno

Il portiere torna con la maglia del Cagliari nella città che lo ha lanciato e spiega ai compagni come fare punti

16 marzo 2018
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CAGLIARI. Legge Ken Follett, ha una trilogia spaziale di portieri modello («Da ragazzino seguivo Higuita, poi Casillas. Ma Buffon è il più forte»), si prepara a chiudere le speranze ai suoi ex compagni. Alessio Cragno ripassa al "Vigorito". Dopo una strepitosa stagione con il Benevento, balzato in A ai playoff con il determinante contributo dell'Uomo Cragno: 32 reti subite in 39 gare è da record. Pare un secolo fa. Invece, domenica sarà probabilmente accolto dagli applausi dei tifosi dell'undici di De Zerbi. Ma durerà poco. Appena la palla rotola ci sarà da trovare le energie giuste, senza esitare. Con i rossoblù il portiere originario di Fiesole, classe '94, calpesta i luoghi di un successo fresco e meritato. Quello che lo ha consacrato tra i numeri uno più reattivi del pallone italico.

Ma tra 48 ore non ci sarà molto tempo per salutare i compagni della cavalcata dai cadetti alla A. Cragno deve murare la porta, sostenere i compagni, trovare il rilancio giusto per le ripartenze. Insomma, i suoi guantoni potrebbero rivelarsi importanti se non decisivi. Beffato nell'ultima alla Sardegna Arena da Immobile che ha evitato la sconfitta alla Lazio con un tacco mai visto, il numero 28 rossoblù è a caccia del riscatto. E con lui ci sono gli altri dieci piazzati da Lopez per spezzare ritmo e giocate di Coda e compagnia. Attualmente Cragno ha giocato 18 gare, subito 29 reti e fatto 72 parate. Titolare inamovibile dell'Under 21, soppiantato last minute dalla rivelazione Donnarumma, il guardiano della porta è pronto per 95' da protagonista. C'è solo da smaltire la botta presa nel tentativo di intercettare la volée di Immobile: un 2-2 che ha rovinato la settimana del Cagliari.

Cragno ha svolto in settimana un percorso di lavoro differenziato. Si è pian piano riaggregato al gruppo e per la delicata trasferta in Campania non dovrebbero esserci problemi. Adesso, quel che serve è una concentrazione ferrea. Un approccio solido che Alessio possa trasferire anche a Castan e soci. Il portiere che mostra e trasmette sicurezza regala fiducia ai compagni. Ma su questo, Benevento o meno, Cragno c'è.

Incroci e punti. Il Cagliari di Lopez ha fretta. Di mettere punti in cassaforte e allontanarsi dalla zona rovente della classifica. E la giornata potrebbe essere propizia. Comunque sia, con 26 punti a 2 lunghezze dalla terzultima piazza (Crotone, Spal e Sassuolo sono a quota 24), non c'è da stare tranquilli. A 25 c'è il Chievo, a 22 il Verona. Il Benevento è ultimo con 10 punti, reduce dall'1-0 subito a Firenze con i viola. In alto Padoin e soci vedono il Genoa (30 punti), Per il resto, il calendario regala un turno complicato per i club coinvolti nella lotta salvezza. Il Chievo, Crotone, Sassuolo, Spal e Verona giocano in casa. Ma gli ospiti sono di primissimo piano: nell'ordine, Milan, Roma, Udinese, Juve e Atalanta. Un motivo in più per fare punti e provare a scappare.

Fischietti. Manganiello (Pinerolo) dirige Benevento-Cagliari. Lo coadiuvano gli assistenti Meli (Parma) e Valeriani (Ravenna). Il quarto ufficiale è Baroni (Firenze), addetti al Var Aureliano (Bologna) e Posado (Bari).

Fiocco azzurro. Ieri la squadra ha brindato a Gianmarco, primogenito di Marco e Daniela Andreolli. A seguire, seduta con esercitazioni tecniche, partitella tattica, lavoro per reparti con due gruppi: difesa e centrocampo-attacco, punizioni e tiri in porta. Cragno in gruppo, differenziato per Sau e Lykogiannis, piscina e terapie per Cigarini. Joao Pedro ha un permesso di alcuni giorni.

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