La Nuova Sardegna

Sport

Mondiali di calcio 2018: Argentina

Argentina
Argentina

12 giugno 2018
5 MINUTI DI LETTURA





Vicecampione del mondo in carica, l' Argentina si presenta in Russia decisa a scalare il gradino più alto. Del resto è ciò che un'intera nazione si attende potendo disporre di un fuoriclasse come Lionel Messi, al quale manca solo un trionfo iridato per entrare definitivamente nell'Olimpo degli dei del pallone assieme a Pelé e Diego Maradona. Lo stesso Messi di recente ha ammesso di essere cosciente del fatto che la gente da lui si aspetta proprio questo: un'altra finale mondiale, questa volta vinta, visto che quella del Maracanà è una ferita ancora aperta. Ma per riuscirci l' Argentina dovrà ottenere un miglior rendimento dal suo fenomeno con il numero 10, che finora in tre partecipazioni mondiali non ha mai segnato nelle partite che contano, ovvero nelle fasi ad eliminazione diretta. Nel girone sudamericano delle qualificazioni mondiali Messi è stato invece decisivo, trascinando i suoi in Russia dopo gli impacci della gestione del 'Paton' Edgardo Bauza. L'ex allenatore del San Lorenzo, abbracciato con calore da Papa Francesco (noto tifoso della squadra rossoblù) in occasione della visita in Vaticano dopo il trionfo nella Coppa Libertadores, è durato in carica solo otto mesi, dall'agosto 2016 all'aprile del 2017, perché con il suo gioco ultradifensivo, che a livello di club gli aveva fruttato molto (ha vinto al Libertadores anche con la Liga de Quito), stava rischiando di non far qualificare l'Albiceleste. Così all'Afa, la federcalcio argentina, non è rimasto altro che, nonostante i problemi economici, pagare la clausola rescissoria di un milione e mezzo di euro per liberare Jorge Sampaoli dall'impegno con il Siviglia. Poi le cose sono cambiate e, nonostante certe scelte non del tutto comprensibili del nuovo ct (come l'iniziale ostracismo verso Paulo Dybala, mentre per Icardi a non volere l'interista è statolo spogliatoio), i risultati sono arrivati e con questi anche una qualificazione sofferta fino all'ultima partita, contro l'Ecuador. Così per l' Argentina quella a Russia 2018 sarà la 18/a partecipazione a un Mondiale, a 32 anni di distanza dall'ultimo trionfo, quello in Messico nel segno di Maradona. Sampaoli si professa da sempre discepolo del 'Locò Bielsa, e ha speso gran parte della propria vita da tecnico in Cile, Perù e Bolivia. Nel 2015 ha dato un grosso dispiacere al suo paese vincendo la Coppa America alla guida del Cile, battendo in finale ai rigori proprio l' Argentina. Sostenitore del modulo del 3-3-1-3, quindi molto offensivo, ha poi virato sul 4-2-3-1 che considera il più adatto per sfruttare al meglio l'immensa classe di Messi e le qualità offensive di gente come Di Maria, Higuain e Aguero. Semmai dovrà dare una registrata al centrocampo, visto che Biglia ha vissuto nel Milan una stagione in chiaroscuro, mentre a livello difensivo conforta il ct l'ottimo rendimento avuto quest'anno da Otamendi nel Manchester City. Ma è inutile dire che tutto ruoterà intorno a Messi: senza di lui è un'altra Argentina, come testimonia il pesantissimo Ko, 1-6, nell'amichevole del marzo scorso contro la Spagna, la rivale che Sampaoli ha ammesso di temere di più.

Lionel Messi. Inutile nasconderlo: il Mondiale è diventato la sua ossessione. Lionel Messi è un calciatore di un altro pianeta, e per ciò che fa sul campo sono finiti gli aggettivi. Ma per entrare definitivamente nell'Olimpo degli dei calcistici gli manca quella Coppa che tutta l' Argentina gli chiede, da quando ha cominciato a frequentare il pianeta del pallone e si è capito che c'era un fuoriclasse arrivato da un'altra galassia. Il ricordo della finale persa nel 2014 in Brasile lo tormenta, nel frattempo la Pulce ha continuato a conquistare titoli ma non per questo ha rinunciato a quello più importante: «cerco di lasciare questo pensiero da parte, ma è complicato - ha spiegato di recente -, perchè si tratta di un Mondiale e si sa che la testa è lì: manca sempre meno. È una cosa impressionante: in ogni parte del mondo si aspettano che l' Argentina vinca, e che io abbia un ruolo in tutto questo, c'è un grande desiderio di vedermi campione. Però cerco di non pensarci». Altrimenti il pensiero di portare sulle spalle il peso di una simile responsabilità potrebbe schiacciare perfino un fenomeno come lui, che invece vorrebbe giocare in Russia con la mente sgombra per cercare di far diventare realtà l'unico suo sogno calcisticamente irrealizzato. «Spero sia un gran Mondiale per noi dell' Argentina - è il suo auspicio -. Il desiderio è ripetere il cammino del 2014, un'esperienza indimenticabile per noi giocatori e per tutto il paese». Ovviamente con un finale diverso: «purtroppo a volte succede, com'è capitato a noi, che pensi di aver fatto tutto bene ma non finisce come avresti voluto per via di dettagli. Ma in Russia andremo con tante fiducia, per cercare di riportare la Coppa in Argentina: che Dio ci aiuti». Invocazione fatta non a caso, perchè per questa generazione calcistica argentina potrebbe essere l'ultima chance. «Sarà l'ultima occasione per me e alcuni compagni? È una sensazione che sentiamo in questo gruppo - ha ammesso la Pulce - e che ci viene trasmessa dalla gente. Alla fine tutto dipende dai risultati, e a me più di una volta è capitato di pensare che siamo andati in tre finali (Messi calcola anche le due di Coppa America n.d.r.), e non le abbiamo vinte. Quindi ora non ci rimane che alzare la Coppa».

Questi i convocati dell'Argentina: - Portieri: 1 Nahuel Guzman (Tigres), 23 Wilfredo Caballero (Chelsea), 12 Franco Armani (River Plate). - Difensori: 2 Gabriel Mercado (Siviglia), 4 Cristian Ansaldi (Torino), 17 Nicolas Otamendi (Manchester City), 6 Federico Fazio (Roma), 16 Marcos Rojo (Manchester United), 3 Nicolas Tagliafico (Ajax). - Centrocampisti: 8 Marcos Acuna (Sporting Lisbona), 14 Javier Mascherano (Hebei Fortune), 18 Eduardio Salvio (Benfica), 5 Lucas Biglia (Milan), 20 Giovani Lo Celso (PSG), 7 Ever Banega (Siviglia), 15 Manuel Lanzini (West Ham), 13 Maximiliano Meza (Independiente), 11 Angel Di Maria (PSG). - Attaccanti: 10 Lionel Messi (Barcellona), 9 Gonzalo Higuain (Juventus), 19 Sergio Aguero (Manchester City), 21 Paulo Dybala (Juventus), 22 Cristian Pavon (Boca Juniors). - Ct : Jorge Sampaoli.

In Primo Piano
Trasporti

Aeroitalia, voli in overbooking: è polemica su call center e check-in online

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative