La Nuova Sardegna

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Kannemann: sì al Cagliari adesso il Gremio tratta

di Roberto Muretto

Il difensore argentino a un passo dalla firma. Tra le alternative spunta Spolli

10 agosto 2018
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CAGLIARI. Il direttore sportivo del Cagliari, Marcello Carli, è pronto a innestare le marce alte. Non vuole arrivare agli ultimissimi giorni di mercato per completare la rosa a disposizione del tecnico Maran. La priorità è un difensore centrale. In pole position c’è l’argentino del Gremio, Kannemann. Se fino a qualche giorno fa la società brasiliana sembrava irremovibile, ora è pronta a trattare. Soprattutto dopo che il giocatore ha chiesto la cessione, deciso ad accettare la corte serrata del club rossoblù. Giulini è disposto ad alzare l’offerta a cinque milioni, ma non di più. Prendere o lasciare. Le alternative restano Lorenzo Tonelli del Napoli, anche se questa pista si è un po’ raffreddata e Nicolas Spolli, non più giovanissimo, ma giocatore che Maran conosce bene per averlo allenato al Catania. Senza troppo clamore il Cagliari sogna di arrivare all’esterno sinistro Gaetano Letizia. Il Benevento fa muro ma nelle ultime ora ci sarebbe stata un’apertura. In Camapnai potrebbero finire il centrocampista Santiago Colombatto e il difensore centrale Marco Capuano, entrambi in uscita. Non si fa, invece, lo scambio col Sassuolo che prevedeva Andreolli in Emilia e Peluso in Sardegna.

Solidità. La difesa del Cagliari non è imperforabile ma rispetto alle ultime due stagioni, nelle quali in più di un’occasione si è andati incontro a delle “imbarcate”, il reparto dà l’impressione di essere più affidabile. Non sono cambiati gli interpreti, è cambiato il modo in cui la squadra interpreta la fase di non possesso, alla quale partecipano tutti. I meccanismi cominciano a funzionare bene ma vanno ulteriormente oliati. Per una squadra che ha come obiettivo la salvezza senza sofferenze (evitando di ripetere gli stessi errori della passata stagione), avere una difesa organizzata è fondamentale.

Concretezza. In fase offensiva bisogna diventare cinici. È vero che nei test internazionali i rossoblù hanno giocato contro squadre più attrezzate e più avanti nella preparazione, ma hanno costruito delle buone occasioni che non sono andate a buon fine. Qualhe volte per delle leziosità di troppo (vedi Farias), altre perchè davanti alla porta è mancato il guizzo vincente. Pavoletti con l’Atletico Madrid ha mostrato di non essere ancora al top. Aveva di fronte difensori esperti e molto bravi, ma se quando si arriva al cross l’ “ariete” della squadra non è in area, tutto il lavoro viene vanificato.

Conferma. Marco Sau resta al Cagliari. Lo ha detto Maran al termine della gara di mercoledì. «Gode della mia stima, lo sa perchè ho fatto di tutto per farglielo capire». Parole che non hanno bisogno di essere interpretate. L’attaccante non si muove dalla Sardegna. Sau sembra rinato. Ha una voglia matta di mettersi in gioco, di dimostrare che può dare un contributo importante, di giocarsi le sue chances senza condizionamenti. Toccadno ferro, ora fisicamente sta bene, la concorrenza di Farias è un grande stimolo. Spetta a lui convincere l’allenatore.

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