Maran esalta la squadra: «Una vittoria del gruppo»
di Enrico Gaviano
«La mossa Castro? Soltanto una delle varianti, ma lui non mi ha stupito: è forte Ci tenevamo tanto a prenderci i tre punti, soprattutto per la nostra tifoseria»
07 ottobre 2018
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CAGLIARI. La rivoluzione “Castrista” ha funzionato: con l’argentino trequartista il Cagliari ha vinto la sua prima partita in casa della stagione. Maran sorride alla battuta e sottolinea subito: «Castro? Sicuramente è stato molto bravo. Ma non sono mica stupito, lo conosco molto bene, è bravo. Direi però che la vittoria si spiega con la grande prestazione di tutta la squadra».
Detto questo c’è subito un pensiero per i tifosi. «Abbiamo centrato la vittoria in casa solo al quarto tentativo, e siamo però contenti di averlo fatto finalmente. La volevamo fortemente, sopratutto per il nostro pubblico, che ci è stato sempre meravigliosamente vicino».
Sbrigati gli affari diplomatici, il tecnico rossoblù si tuffa sulla partita. «Insisto nel parlare di prestazione di squadra – dice –, anzi, di tutto il gruppo. Hanno lavorato molto bene in settimana e questo mi ha fatto capire che avevamo in mano le armi per poter giocare una gran partita e prenderci i tre punti. Superando quelle che potevano essere le pressioni esterne, per una classifica che secondo me non rispecchiava i valori mostrati dal Cagliari sinora».
Una cosa che salta agli occhi, è che comunque Maran può ruotare diverse pedine, e che le risposte sono sempre buone. «Un fattore importante – conferma –. Mi parlate di Castro trequartista ma vorrei dire che noi non abbiamo cambiato modulo, abbiamo giocatori che sanno interpretare bene quel ruolo. Stavolta è stato Castro a prendersi quella posizione. Ma lui è solo una variante, ne abbiamo tante».
Poi c’è l’elogio per chi è stato nell’ombra ma si è fatto trovare pronto. «Prendiamo Faragò – ricorda Maran – è entrato al posto di Srna, ma quasi nessuno se n’è accorto. Paolo è stato molto concreto. Srna? L’abbiamo fatto uscire dopo una botta, per precauzione. Non sembra nulla di preoccupante».
Ora c’è la sosta. «Diciamo che è molto bello arrivarci – chiude il tecnico rossoblù – , dopo questa bella vittoria. Potremo recuperare meglio infortunati ed energie».
Detto questo c’è subito un pensiero per i tifosi. «Abbiamo centrato la vittoria in casa solo al quarto tentativo, e siamo però contenti di averlo fatto finalmente. La volevamo fortemente, sopratutto per il nostro pubblico, che ci è stato sempre meravigliosamente vicino».
Sbrigati gli affari diplomatici, il tecnico rossoblù si tuffa sulla partita. «Insisto nel parlare di prestazione di squadra – dice –, anzi, di tutto il gruppo. Hanno lavorato molto bene in settimana e questo mi ha fatto capire che avevamo in mano le armi per poter giocare una gran partita e prenderci i tre punti. Superando quelle che potevano essere le pressioni esterne, per una classifica che secondo me non rispecchiava i valori mostrati dal Cagliari sinora».
Una cosa che salta agli occhi, è che comunque Maran può ruotare diverse pedine, e che le risposte sono sempre buone. «Un fattore importante – conferma –. Mi parlate di Castro trequartista ma vorrei dire che noi non abbiamo cambiato modulo, abbiamo giocatori che sanno interpretare bene quel ruolo. Stavolta è stato Castro a prendersi quella posizione. Ma lui è solo una variante, ne abbiamo tante».
Poi c’è l’elogio per chi è stato nell’ombra ma si è fatto trovare pronto. «Prendiamo Faragò – ricorda Maran – è entrato al posto di Srna, ma quasi nessuno se n’è accorto. Paolo è stato molto concreto. Srna? L’abbiamo fatto uscire dopo una botta, per precauzione. Non sembra nulla di preoccupante».
Ora c’è la sosta. «Diciamo che è molto bello arrivarci – chiude il tecnico rossoblù – , dopo questa bella vittoria. Potremo recuperare meglio infortunati ed energie».