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Sechi assolve Tortora e la sua Torres

Sechi assolve Tortora e la sua Torres

«Il ko di domenica è ingiusto, faremo qualche aggiustamento ma niente panico»

16 ottobre 2018
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SASSARI. L’amarezza è tanta ma in casa Torres la parola d’ordine è pazienza. «Non possiamo permetterci di perdere la calma – ha commentato il presidente Salvatore Sechi dopo la sconfitta sul campo dell’Aprilia –. Sappiamo che ci sono delle cose da aggiustare e lo faremo, ma senza farci prendere dal panico». Il presidente fatica a digerire l’1-0 di domenica e sottolinea la prova di carattere della sua squadra e l’ennesimo torto arbitrale. «Abbiamo regalato il gol all’Aprilia e non siamo riusciti a reagire subito. Nella ripresa però abbiamo buttato in campo il cuore e abbiamo giocato a una sola porta. Eravamo convinti che il gol sarebbe arrivato ma qualcosa in avanti continua a non funzionare. Poi ci si è messo l’arbitro che non ci ha concesso un rigone per un fallo su Briukhov e ha completato a serata no annullando un gol di Sarritzu che era regolarissimo. Nel dopo gara ho protestato ma il risultato non cambia. Torniamo a casa con zero punti anche se con la consapevolezza di non essere inferiori all’Aprilia. Una squadra costata un sacco di soldi con l’intento, dichiarato, di vincere il campionato».

Sechi elogia la prova di Sorin Oproiescu, l’ultimo arrivato nella rosa rossoblù, e guarda avanti. «La classifica non è quella che ci aspettavamo – spiega – ma è anche vero che un paio di risultati favorevoli possono cambiare le cose. Dobbiamo continuare a giocare come abbiamo fatto contro il Castiadas e nel secondo tempo di domenica. Poi è chiaro che qualche correzione va fatta. C’è qualche posizione in campo da sistemare e c’è qualche ruolo che va rinforzato. Penso a un registra di centrocampo e a un bomber che dia più peso all’attacco. Però sono scelte che non possiamo sbagliare e che vanno pensate bene».

Pochi dubbi anche sul mister. «Ho sempre detto che Tortora, come tutti noi, ha delle responsabilità e ne dovrà rispondere. Però siamo solo alla sesta di campionato e non piacciono le scelte schizofreniche. Se avessi visto una squadra presa a pallonate forse farei un discorso diverso ma le cose non stanno così e allora prima di prendere decisioni che potrebbero essere più dannose che utili è meglio andarci cauti. In fondo la squadra è stata costruita da Tortora e non credo che un cambio di allenatore possa fare il miracolo di cambiare la squadra». Allora avanti così con un ultimo pensiero ai tifosi. «Sono amareggiato ma ho la coscienza a posto. Siamo in un momento difficile ma questo mi spinge a battermi ancora di più per la Torres e per chi non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno». (a.l.)

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