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Vento di Sardegna ha fatto tredici

di Sergio Casano
 Vento di Sardegna ha fatto tredici

Nuovo varo per la rinnovata barca dello skipper Andrea Mura: «Nel Mediterraneo metterò alle prova le modifiche»

09 marzo 2020
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CAGLIARI. Vento di Sardegna è tornata in acqua, per puntare la prua verso il Mediterraneo. Dopo un restyling durato diversi mesi che ha interessato soprattutto l'impianto elettrico, la superficie velica e lo scafo (il siluro del bulbo), la mitica imbarcazione di Andrea Mura (un "Open 50") è stata varata al Terminal del Gruppo Grendi - Porto Industriale di Cagliari durante una cerimonia semplice ma suggestiva. Molti gli appassionati e i curiosi che, evitando gli abbracci e le strette di mano per le insidie del coronavirus, hanno assistito al tutte le fasi del nuovo varo: «È il tredicesimo varo per Vento di Sardegna, ormai è una barca datata, che comincia a mostrare i suoi anni - dice il navigatore cagliaritano - Il primo varo fu nel 2008, prima di iniziare l'avventura in Oceano come navigatore solitario. Sono contento di tornare nel mio ambiente naturale il mare, la mia vita, che è quella di navigare, per avviare un progetto che vuole andare oltre il Mediterraneo, verso nuovi orizzonti e nuove avventure, promuovendo nel mondo il vessillo dei 4 Mori e la nostra terra. Il nuovo varo, tra l'altro, ha coinciso col trentacinquesimo anniversario della mia veleria che è anche main sponsor di Vento di Sardegna».

Andrea Mura, 56 anni (randista a San Diego del Moro di Venezia durante l’America’s Cup del 1992) ormai tornato alla vela a tempo pieno dopo la conclusione, un anno e mezzo fa, della avventura politica in Parlamento con il Movimento Cinque stelle, riparte dal Tirreno, dalle regate del Mediterraneo, dove recentemente è stato invitato da prestigiosi club nautici come special guest per partecipare a diverse manifestazioni. La prima è la Roma x uno, che salpa il prossimo 4 aprile da Riva di Traiano. Giunta alla 27ma edizione, la Roma x 1 è una regata abbastanza impegnativa (535 miglia) perché si sviluppa su un percorso caratterizzato da vento molto variabile: fa rotta verso l'Isola di Ventotene, per dirigersi verso Isola di Lipari e tornare verso in punto di partenza, nel porticciolo laziale di Riva di Traiano. È la prima regata nel Mediterraneo, quella di Andrea Mura, l'ultima (nel 2018) era stata quella di trasferimento da Cagliari a Saint Malo (Bretagna), per partecipare alla Route du Rhum dove poi Vento di Sardegna si ritirò per un’avaria a poche miglia dalla partenza.

«Riparto con nuove sfide, iniziando dal Mediterraneo - continua lo skipper sardo - Per partecipare il prossimo mese alla Roma x 1, poi mi trasferirò a Livorno, per la Ran 630, la regata dell'Accademia Navale organizzata in collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda che toccherà Porto Cervo e Napoli per far poi ritorno a Livorno. Il Mediterraneo è molto bello da navigare ma il fascino dell'Oceano è un'altra cosa».

È stato l'Oceano Atlantico a dare più soddisfazioni ad Andrea Mura che a bordo di Vento di Sardegna, ha vinto nel 2010 la Route du Ruhm, la traversata tra la Francia e l'isola caraibica di Guadalupa. Due anni dopo ha vinto la Twostar (transatlantica da Plymouth, Inghilterra, a Newport, Stati Uniti), mentre nel 2013 e nel 2017 la Ostar, che ha lo stesso percorso della Twostar ma è in solitario.

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