La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari
spogliatoi 

Godin e lo stress da zona salvezza: «Mesi duri ma ora ci siamo»

di Enrico Gaviano
Godin e lo stress da zona salvezza: «Mesi duri ma ora ci siamo»

«Lottare per la salvezza vi assicuro che è davvero uno stress pesantissimo». Parole di Diego Godin, al termine della battaglia di Benevento. Lui è abituato a lottare da sempre, con il suo piccolo...

10 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





«Lottare per la salvezza vi assicuro che è davvero uno stress pesantissimo». Parole di Diego Godin, al termine della battaglia di Benevento. Lui è abituato a lottare da sempre, con il suo piccolo grande Uruguay, e poi con grandi club come l’Atletico Madrid con cui ha giocato (e fatto nche un gol) una finale di Champions league. Si è rimboccato le maniche e ha affrontato questa nuova avventura con lo spirito e la determinazione di sempre. «Sono mesi che stiamo andando avanti in questa situazione difficile, con una pressione pazzesca addosso. Ma abbiamo anche mostrato grinta, e voglia di riuscire a tirarci fuori. I risultati ci stanno dando ragione».

Una vittoria pesantissima quella di Benevento, in cui lui è stato determinante soprattutto nella ripresa quando ha messo il bavaglio a Lapadula nella difesa a 4 ridisegnata da Semplici. Lui saluta il successo così. «Tre punti d’oro – dice Godin – e ce li siamo davvero meritati. Ora la notra classifica è certamente migliore. Ma non dobbiamo illuderci, pensare che sia finita. La prossima partita, mercoledì contro la Fiorentina, sarà un’altra finale. Come tutte quelle che abbiamo affrontato in questo scorcio di campionato».

Sul rigore prima dato al Benevento e poi tolto dopo consulto con il Var commenta: «Contrasti del genere ce ne sono tanti in ogni partita. Il calcio è sport di contatto. Ma si vede chiaramente che Viola va a cercare la gamba di Asamoah che, invece, quando capisce che è in ritardo, la ritira subito. L’arbitro ha fatto la cosa giusta alla fine».

Nessun pentimento di aver lasciato l’Inter ora campione d’Italia? «Faccio i complimenti ai miei compagni – replica Godin – e dico che hanno completato il lavoro fatto lo scorso anno quando c’ero anch’io. Bravissimi e auguri, ma ora il mio scudetto è salvare il Cagliari».

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative