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Stefania Soro: «Il pluricampione Bartolini è il nostro traino»

di Sergio Casano
Nicola Bartolini
Nicola Bartolini

La presidente regionale della Federginnastica: «Movimento isolano in salute». «Dubbi sullo scandalo in Nazionale»

16 gennaio 2023
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Cagliari Quattromila tesserati, quaranta società affiliate, dislocate un po' in tutta la Sardegna, e un movimento in grande crescita, grazie anche alle performance del pluricampione quartese Nicola Bartolini, che tiene alto da anni il vessillo dei Quattro Mori sia in campo nazionale che internazionale. Per la ginnastica sarda il bilancio è positivo, anche se rimane il rammarico per non aver portato nell'isola un maggior numero di manifestazioni internazionali.

«Abbiamo superato abbondantemente i 4000 tesserati – dice Stefania Soro, 58 anni, nata a Sassari ma ormai cagliaritana, vicepresidente del Coni, dal 2004 alla guida della Federazione ginnastica della Sardegna – e nell'ultima stagione si sono messi in evidenza nell'artistica diversi atleti. Come, nell'attività Gold, Sarah Zinchiri, classe 2010, tesserata con la società Sport Sardinia Sassari; Sara Sarritzu della Ritmica 2000 di Quartu, che ha vinto il Campionato di specialità senior e si appresta a disputare la serie B in attesa di fare il gran salto in A 2. A livello nazionale e internazionale c'è sempre Nicola Bartolini, che nel 2022 ha trascinato la squadra azzurra al quarto posto, al limite della qualificazione olimpica. È un grande talento, tutti tifiamo per lui, affinché raggiunga il suo grande obiettivo delle Olimpiadi».

La Soro ha un cruccio: «Purtroppo da tre anni non sono più approdate manifestazioni di grande livello: ci siamo fermati al 2019, perché non abbiamo più un impianto idoneo, visto che il palazzetto di Cagliari non è più omologato per gli eventi internazionali». Un grande successo, l'ultima manifestazione che si svolse poco più di tre anni fa al PalaPirastu, che fece da scenario alla quarta edizione dei “Comegym”, i Giochi del Mediterraneo della ginnastica aerobica, artistica e ritmica riservata ai migliori juniores maschili e femminili, che vide la partecipazione di 14 rappresentative provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Un evento, il "Comegym", che fece registrare il sold out (oltre 2000 biglietti staccati), scatenando l'entusiasmo di tantissimi appassionati arrivati da tutta la Sardegna.

Ma allora la ginnastica non era stata sfiorata dallo scandalo sui presunti abusi e maltrattamenti in seguito alle denunce di alcune atlete: «Se ci sono responsabilità vanno appurate, io da tesserata, da dirigente, ho molte perplessità sulle accuse fatte da alcune ginnaste – afferma Stefania Soro – l'allenatrice della nazionale di ginnastica ritmica, Emanuela Maccarani, è una validissima professionista, che ha fatto vincere tante medaglie. La nostra federazione è sana, ha più di 150 anni e ha attraversato due guerre e pandemie, penso che supererà anche questo scandalo in seguito alle accuse di alcune ginnaste, chiamate impropriamente “Farfalle”, termine coniato dai giornalisti dopo la medaglia d'argento conquistata dalla squadra della nazionale ad Atene. Quelle che accusano sono “ginnaste”, non “Farfalle”, termine da attribuire solo alle componenti della nazionale: cinque titolari e cinque riserve. Sofia Raffaeli, campionessa mondiale di ginnastica ritmica, non è una farfalla ma una ginnasta. Mi aspetto comunque – conclude Soro – che la Procura federale e la Procura nazionale del Coni facciano il proprio corso».
 

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