La Nuova Sardegna

Grazia Deledda, la donna Oggi un convegno a Nuoro

Iniziativa dell’Isre per analizzare la figura della scrittrice e le sue virtù femminili  E domani a Cagliari gli studiosi a confronto sulle qualità letterarie del Nobel

12 dicembre 2017
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NUORO. «Le donne parlano di Grazia»: è il titolo del convegno internazionale in programma oggi a Nuoro, organizzato dall’Istituto superiore regionale etnografico in collaborazione con la Regione e la Fondazione di Sardegna. Il taglio non è quello prettamente letterario. L’attenzione sarà focalizzata su Grazia Deledda come donna. Saranno le donne a parlare di lei e ne parleranno mettendone in evidenza le virtù femminili straordinarie. Si inizia stamattina alle 10 nell’auditorium “Giovanni Lilliu” con i saluti del presidente dell’Isre Giuseppe Pirisi e del sindaco di Nuoro, Andrea Soddu. La discussione si aprirà subito dopo con l’intervento di Clara Incani Carta sul tema “Il punto di vista del geografo sulla relazione di Grazia con la realtà esterna”, e si chiuderà in serata con l’intervento dell’onorevole Elena Centemero con la riflessione su “Grazia Deledda: un esempio per le ragazze e le donne”. Coordinerà i lavori la professoressa Anna Saderi.

Domani, invece, la riflessione sulla Deledda si sposterà a Cagliari, dove, a partire dalle 9 nell’aula magna del palazzo del Rettorato, in occasione della ricorrenza del novantesimo anniversario dalla consegna del Nobel, il rettore Maria Del Zompo ha organizzato una mattina di studio tutta al femminile sulla grande scrittrice sarda, tuttora l’unica donna italiana ad aver vinto il prestigioso riconoscimento. A Rita Fresu, docente di Linguistica italiana all’Università di Cagliari, sarà affidato il compito di presentare la scrittrice nel quadro fecondo della produzione letteraria femminile in Italia tra Ottocento e Novecento (sul tema ha appena pubblicato un volume “L’infinito pulviscolo. Tipologia linguistica della (para)letteratura femminile in Italia tra Otto e Novecento”, Angeli 2016).

A dare conto della formazione che Grazia Deledda ha compiuto a contatto con letture eterogenee non solo italiane e di una ricezione che supera presto i confini peninsulari, saranno chiamate Sharon Wood, docente emerita dell’Università di Leicester – curatrice nel 2007 di un volume importante sulla Deledda: “GD The Challenge of Modernity” (tradotto e pubblicato in Italia dalle edizioni Iris nel 2012) – con un intervento su “Arte e realtà nei primi romanzi di Grazia Deledda”; e Stefania Lucamante, docente alla Catholic University of America – autorevole italianista che si è occupata delle maggiori scrittrici del Novecento – con un intervento sul romanzo “La chiesa della solitudine”.

Nella seconda parte del convegno interverranno Maddalena Rasera, che ha recentemente curato la pubblicazione delle lettere al grande traduttore francese Georges Hérelle [“Grazia Deledda e Georges Hérelle, una storia editoriale italo-francese”, Universitalia 2016] e Maura Picciau, direttrice del servizio tecnico-scientifico dell’ISRE, che illustrerà le caratteristiche del Museo deleddiano di Nuoro e darà conto del patrimonio documentario raccolto dalla Biblioteca dell’Istituto Etnografico. Il coordinamento sarà affidato a Duilio Caocci, docente all’Università di Cagliari, segretario della Commissione per l’Edizione nazionale dell’opera omnia di Grazia Deledda.

Durante il convegno Lia Careddu, attrice e regista, leggerà alcuni passi scelti dai romanzi e dalle novelle del premio Nobel. Lia Careddu quest’anno è inoltre tra le interpreti di “Quasi Grazia”, una produzione di Sardegna Teatro sul testo di Marcello Fois. (red. c.)

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