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Beck raddoppia i suoi menù d’autore a Palazzo Doglio

Beck raddoppia i suoi menù d’autore a Palazzo Doglio

Ricciola con avocado e agrumi, astice in crosta di ‘nduja su crema di mandorle con ciliegie marinate alla verbena e alla rosa turca. A seguire, tortellini ripieni di melanzane mantecati all’acqua di...

20 giugno 2021
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Ricciola con avocado e agrumi, astice in crosta di ‘nduja su crema di mandorle con ciliegie marinate alla verbena e alla rosa turca. A seguire, tortellini ripieni di melanzane mantecati all’acqua di pomodoro con frutti di mare e pesto leggero, spigola con salsa al peperoncino e alici marinate, crema di ricotta al marzapane. In chiusura, soffice al pistacchio e sorbetto all’arancia candita. Menu da mille e una notte. Più o meno, quello del debutto di Heinz Beck al Forte Village, da riproporre a Palazzo Doglio il 29 giugno.

Lo chef tedesco è in Italia dal 1994, quando ha preso il timone del ristorante "La Pergola" del Waldorf Astoria Resort "Cavalieri" di Roma, e ha aperto a Santa Margherita di Pula il suo dodicesimo ristorante al mondo. Il resort ha salutato Gordon Ramsey e nel 2019 ha firmato con la Beck&Maltese consulting, fondata dal supercuoco con la moglie Teresa Maltese: come passare da Cristiano Ronaldo a Leo Messi. Martedì 29 giugno l’approdo all’urban resort sorto nel cuore di Cagliari. Il tre stelle Michelin, nelle cucine dell’Osteria del Forte in via Logudoro, apre la rassegna Notti stellate. A seguire, i maestri dei fornelli Matteo Grandi, Alessandro Breda, Fabio Pisani, Andrea Berton e Massimiliano Mascia.

Beck, dunque. Cultore di alimentazione e salute, laurea ad honorem in Bio-energie naturali all’Università di Arezzo, ha sviluppato le “Heinz Beck food line” per Palazzo Fiuggi, altra sciccheria del gruppo Forte. Adesso, il mago del ristorante La Pergola al Cavalieri Waldorf Astoria, unico tre stelle di Roma, omaggia il mare della Sardegna. Ovvero, pesce e crostacei in evidenza. Senza scordare l’attimo: le norme antivirus e la sicurezza degli ospiti. Sul tema, il Forte corre: il Covid protection protocol viene usato dal 2020. Anche a Palazzo Doglio lo usano con rigore. Dunque, responsabilità e alta cucina.

Nato nel 1963 a Friedrichshafen sul lago di Costanza, Heinz Beck - diplomato maestro di cucina" alla scuola di Altötting Alzgern - ha uno stile che sposa «leggerezza e armonia, profumi e sapori della natura. Il risultato deve – ha detto di recente il mago dei fornelli – dare un’esperienza creativa e irripetibile». Con lo chef executive di Palazzo Doglio, Alessandro Cocco, Heinz Beck assembla genio e ingredienti che esaltano la tradizione sarda. Il tutto con raffinati impiattamenti. A partire dalla Tartare di ricciola su granita di fragole, mousse di mandorle e finger lime. Un mix tra pescato del giorno, orto e frutta del Campidano. Beck fa sul serio in Italia e all’estero.

Per dire, il grande professionista tedesco ha aperto il St George Restaurant a Taormina, l’Heinz Beck Restaurant a Tokyo, Beck at Brown’s a Londra, il Social al Waldorf Astoria di Dubai, Gusto in Algarve, Les Paillotes a Pescara, Attimi by Heinz Beck a Roma e Milano, Ruliano with Heinz Beck a Fico-Bologna, e a Castello di Figline in Chianti. Inoltre, ha scritto libri (il top è “Consigli e ricette per piccolo gourmet”), ha cucinato per i terremotati di Amatrice nel tendone della Croce Rossa e ha ricevuto la Medaglia d’oro del foyer degli artisti dalla Sapienza di Roma, Tre stelle del Veronelli, Six Star Diamond Award e Leone di Venezia alla carriera.

A Palazzo Doglio, e al ristorante Beachcomber al Forte, la storia continua. E tra i tanti estimatori del re tedesco del gusto, è partita la gara ad assaporare fusilli con pesto al basilico e pistacchio su spuma di patate affumicate con gamberi, guanciale di manzo brasato con peperoni arrostiti, sedano, carote e spinaci e sfera di cioccolato su cremoso di gianduia. Mica male.

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