Unione del Villanova, i comuni insieme per il territorio: «Puntiamo su turismo e innovazione»
Non l’aggregazione di cinque entità a sé stanti, ciascuna intenta a curare il proprio particulare, ma un organismo unico, integrato, consapevole che solo la coesione profonda può favorire la crescita del territorio. Questo ha deciso da tempo di essere l’Unione dei comuni del Villanova – che comprende Villanova Monteleone, Mara, Monteleone Rocca Doria, Padria e Romana – mettendo in campo politiche di integrazione, di sostegno reciproco, di valorizzazione condivisa delle infinite risorse che questa porzione di Sardegna possiede. Dall’ambiente naturale con gli splendidi boschi, il Monte Minerva di Villanova Monteleone, le formazioni carsiche e le fonti di Mudeju di Romana, il fiume e lago del Temo di Monteleone Roccadoria, alle grotte, con in particolare quelle di “Filiestru” e di “Sa Ucca de su Tintirriolu”, nel territorio di Mara, alle vie ferrate di Monteleone Rocca Doria. Dai nuraghi e dai reperti archeologici che costellano tutto il territorio, a ciò che resta dei castelli di Monteleone Roccadoria e di Bonvehi a Mara, al complesso di Palattu di Padria. Dalle “pinnettas de pedra”, caratteristiche delle campagne di diversi comuni, ai vulcani spenti. Dal santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu di Mara, a Santa Giulia di Padria, a San Leonardo e alla Madonna di Interrios di Villanova Monteleone, a Santo Stefano di Monteleone Rocca Doria, alla Madonna degli Angeli di Romana. Dai grandi della cultura tradizionale: Remundu Piras a Villanova, Gavino De Lunas a Padria, Frantziscu Sale a Mara, il pittore Brancaleone Cugusi a Romana, alle sagre, alle risorse eno-gastronomiche, ai murales che raccontano storie di vita e di lavoro. Così non è un caso che molte delle politiche dell’Unione siano orientate alla valorizzazione e alla promozione dell’immenso patrimonio del territorio. «È uno dei perni centrali della nostra azione amministrativa – conferma Alessandro Mura, presidente dell’Unione del Villanova e sindaco di Padria – siamo consapevoli delle grandi risorse dei nostri comuni, e perciò siamo fermamente impegnati a metterle a sistema». Fra gli ultimi interventi in quella direzione, il “Progetto intercomunale di valorizzazione della rete dei sentieri del territorio del Villanova”, destinato alla promozione del turismo escursionistico. «Un ulteriore aspetto positivo del progetto – dice Mura – è la possibilità di poter collegare la rete del Villanova a quella di altri comuni viciniori non facenti parte dell'Unione». Ma un altro dei fiori all’occhiello dell’Unione dei comuni del Villanova, è il finanziamento, con risorse esclusive del proprio bilancio, di 15 master in Project management, Digital Marketing, Digital Innovation, Destination Management, a favore dei giovani laureati residenti nei cinque comuni. I master erano orientati allo sviluppo delle nuove competenze richieste dalla valorizzazione di un territorio ad alta vocazione turistica che però registra anche alcune debolezze come lo spopolamento, i collegamenti stradali insufficienti e la carenza delle strutture di accoglienza. Per superare quelle debolezze e far leva sui punti di forza - ebbe a dire Romina Deriu, docente all’Università di Sassari e presidente del Corso di laurea in Comunicazione pubblica e professioni dell’informazione, in occasione della presentazione del Piano strategico - «la risorsa immateriale fortemente strategica è la formazione dei giovani». Proprio le politiche su cui è orientata l’Unione.