La Nuova Sardegna

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Buon gusto – Speciale dolci di Pasqua

La ricetta della food blogger: la torta “pardula” a portata di clic

di Lorenzo Musu
La ricetta della food blogger: la torta “pardula” a portata di clic

Daniela Usula 47 anni di Villacidro mamma di una bimba è seguitissima su Instagram e su Facebook con il suo blog “Cucinando e pasticciando” e pubblica i suoi consigli su Giallo Zafferano

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Una content food creator che fa del lievitato e del pane il suo gancio per arrivare a migliaia di persone. Per trasmettere la propria passione, quella per il cibo, a chiunque voglia imparare nuove ricette. Lei è Daniela Usula, quarantasettenne di Villacidro, mamma e moglie a tempo pieno. Cuoca del digitale per eccellenza, conosciuta. Le sue idee gustose e inedite l’hanno portata ad ottenere un successo social non indifferente: il suo profilo “Cucinando e pasticciando” conta circa 57 mila follower su Instagram e oltre 66 mila su Facebook. A poco più di una settimana dalla pasqua, la blogger si racconta. Lo sbarco sui social, le prime conferme dal pubblico e il rapporto con la cucina sarda. Con i dolci tipici della tradizione, uno in particolare: la torta pardula.

I suoi canali social sono seguiti da migliaia di persone. Cosa propone ai follower quotidianamente e quali sono i punti fissi delle sue ricette?
«Amo condividere ciò che porto a tavola per la mia famiglia: se piace a loro piacerà anche ai miei follower. Le mie pagine contengono molto lievitato e pane, sono anche quei contenuti che fanno più visualizzazioni. Propongo una cucina casalinga, quindi una cucina semplice. Penso che se riesco a farlo io riescono a farlo anche gli altri. Una differenza è che all’inizio non mostravo mai il mio volto, ho iniziato ad aprirmi col tempo. La cosa che mi piace di più è fare video, la parte peggiore è scrivere. Lo facevo prima sul blog di Google, dal 2015 al 2019, ora su Giallo Zafferano, grazie al quale ho quadruplicato la crescita. Molti follower mi scrivono in privato per chiedere consigli, ricette o avere delucidazioni. Sono sempre disponibile, anche sotto la sezione dei commenti».

Ha una ricetta dolce da suggerire ai lettori della Nuova, vista la Pasqua imminente?
«Quest’oggi vi presento la torta pardula. Io, che da sempre conoscevo le formaggelle (o pardule) non conoscevo questa torta. Mio marito poi una volta fece la ricotta in casa, e da lì è nata l’idea. Alcuni la cucinano con la pasta sfoglia, io invece la realizzo con l’impasto originale, la pasta violata (classica pasta sarda con semola e strutto). È buonissima e perfetta in periodo di pasqua, sempre di più anno dopo anno. Gli ingredienti sono semplici: 350 g di pasta violata (con due cucchiaini di zucchero) per la sfoglia, mentre per la base servono 400 g di ricotta pecora, 200 g di zucchero, tre uova, 300 g di farina 00, una scorza di arancia e una di limone, una bustina di zafferano, una di lievito in polvere per dolci, una di vaniglia e un bicchierino di liquore all’arancia. Per la glassa invece quanto basta di zucchero a velo, succo di limone e liquore all’arancia, per guarnire dei diavoletti colorati. La prima cosa da preparare è la pasta violata, da far riposare coperta da pellicola. Intanto si prepara il ripieno in una ciotola e si inzia a lavorare la ricotta con lo zucchero e la scorza d’arancia e limone. Si aggiungono poi le uova , la farina, il lievito e la vaniglia, il liquore, e lo zafferano. Una volta pronto il ripieno si stende la pasta violata in maniera sottile, si fodera lo stampo e si aggiunge il ripieno. Quindi si tagliano i bordi e si cuoce per circa 50 minuti a 180°. Se si può, è bene praticare anche dei pizzicotti alla pasta. Nel frattempo si prepara la glassa, mentre in una ciotola si mette qualche cucchiaino di zucchero a velo e e si aggiunge con calma succo di limone e liquore all’arancia. Non deve essere troppo liquida. Quando la torta è ben fredda è il momento di glassarla. In conclusione, si sparge la torta di i confettini glassati».

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