Un angolo di Bangladesh nel cuore di Cagliari
Le basi della cucina bengalese sono il riso, la carne i legumi e le spezie. Alì vive nell’isola dagli anni 90 ha fatto diversi lavori come il pizzaiolo e otto anni fa è riuscito a coronare il suo sogno aprendo una attività tutta sua
Il piccolo locale di cucina bengalese si trova in fondo a via Sardegna, a due passi dall’edificio che ospita il consiglio regionale a Cagliari, nel cuore del quartiere della Marina. Offre piatti del paese asiatico come il Dim vaij (uova, cipolla e peperoncino) o il Peyeaju (lenticchie, cipolle e spezie). In quella via e nei dintorni l’offerta gastronomica si è fatta anno dopo anno sempre più ricca oltre alla presenza di trattorie che hanno fatto la storia della ristorazione cagliaritana come Lillicu e Deidda. Ma “Lucky Alì” si è ritagliato uno spazio tutto suo, offrendo alla clientela composta da sardi, turisti e da asiatici che vivono a Cagliari, una tipica cucina del Bangladesh.
«Abbiamo aperto nel 2017 – racconta Alì il proprietario insieme alla moglie Lucky –. Volevamo qualcosa di nostro e ci siamo riusciti. Mia moglie, con cui siamo sposati dal 2012, è stata fondamentale in particolare all’avvio dell’attività. Ora fa un altro lavoro nel campo della florovivaistica, ma è sempre al mio fianco per qualsiasi necessità». Il locale etnico dunque prende il nome dalla coppia che lo ha aperto con entusiasmo e che ha visto presto i frutti della scelta.
«La mia cucina piace – dice ancora Alì –, perché comunque è quella tipica del mio paese. Io sono qui in Sardegna dalla fine degli anni Novanta, ho fatto anche il pizzaiolo. Con la mia famiglia, ho anche un figlio, ci siamo integrati molto bene. Parliamo l’italiano e abbiamo la fortuna di avere tanti amici sardi».
Nel menù a disposizione della clientela scorrono nomi esotici ma anche conosciuti. Le basi della cucina sono il riso, la carne, i legumi e ovviamente le immancabili spezie, un tocco essenziale nella cucina e anche nella cultura bengalesi oltre che pakistane e indiane. «Il riso è una qualità particolare, si chiama chinigura. È molto saporito e si sposa benissimo con i piatti di carne e con i vegetali. Noi infatti prepariamo diverse pietanze con la carne, prevalentemente di pollo e manzo e talvolta anche di agnello, ma abbiamo anche l’offerta per vegetariani e vegani. Uno dei motivi per cui siamo apprezzati da tante persone».
Le spezie sono una componente fondamentale dei piatti serviti nel locale. «L’elenco è quello più o meno conosciuto – afferma Alì –: chiodi di garofano, cannella, cardamomo, coriandolo, cumino, curcuma e altre ancora, magari con un mix fra loro che regala ulteriori sapori deliziosi alle pietanze. Uno dei segreti della nostra cucina è che le preparazioni diventano ancor più buone se restano a riposare per diverse ore».
Il menù è ricco di nomi esotici ma dalla composizione apparentemente semplice. Ecco dunque fra gli antipasti la Somocha di carne macinata o di verdure in cui la cipolla e le spezie giocano un ruolo decisivo, il Dal Puri con farina, lenticchie e spezie, e ancora il semplicissimo Tikka che è fatto solo con patate e spezie. Numerosi i piatti di lenticchie come l’Haalem con manzo e spezie o il Chola Vhuna con ceci neri e patate. «Il riso possiamo farlo con il pollo oppure con il manzo nel piatto tipico chiamato Tehari – racconta Alì – o solo con le spezie e in questo caso si chiama Polao. Come è nostra tradizione cuciniamo anche i gamberi, il Chinghri Malaikari: i crostacei vengono cotti con cipolle e spezie. Non manca il nostro pane: il Naan Ruti fatto con farina, acqua e sale, e il Porota che è preparato con farina e burro».
Finale con i dolci. «Proponiamo il Kalojam con polvere di latte e zucchero e il Laddu, con farina di ceci e zucchero. E per restare nella nostra tradizione – conclude – visto che la cucina di Lucky Alì è davvero originale bengalese, abbiamo anche il Rong Cha, il nostro originale the speziato, limone, zenzero e menta».