La Nuova Sardegna

Alghero

Scampato pericolo ad Alghero: la croce di dieci chili vola giù dal campanile

di Nicola Nieddu
Scampato pericolo ad Alghero: la croce di dieci chili vola giù dal campanile

Precipita da un’altezza di trenta metri dalla chiesa di San Francesco e si conficca nel pavimento

08 marzo 2020
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ALGHERO. Scampato pericolo nella Chiesa di San Francesco, nel centro storico di Alghero tra le vie Carlo Alberto e Ambrogio Machin, dove la pesante croce del campanile è precipitata al suolo da un altezza di circa 25/30 metri. Fortunatamente la croce, del peso di oltre 10 kg, alla quale era attaccato anche il parafulmine, è caduta all'interno della struttura, su un pianerottolo posto al primo piano del chiostro, dove in quel momento non c'era nessuno, andandosi a conficcare nel pavimento come una potente freccia.

Davvero una fortuna non sia caduta in strada tra la gente. Complice il forte vento di maestrale che in questi giorni ha imperversato sulla Riviera del Corallo, ma dare le colpe al vento è alquanto limitativo. La base della croce in ferro era arrugginita da tempo e avrebbe avuto bisogno di un restauro così come ne avrebbe bisogno l'intera struttura di proprietà dei Francescani. L'ultimo intervento di ristrutturazione risale al 1977, la bellezza di 43 anni fa.

Il crollo della croce è uno dei diversi problemi che la struttura presenta. Non meno gravi appaiono le lunghe crepe che percorrono l'intera area che poggia su via Machin. Crepe causate, molto probabilmente, da lavori eseguiti lungo la strada che costeggia la Chiesa. Poi l'umidità che sta consumando sia la pietra arenaria che il pavimento di granito.

Quella di San Francesco è la Chiesa più antica del centro abitato di Alghero, subito dopo quella di Sant'Agostino che però, all'epoca della costruzione, risultava una chiesa campestre. Il complesso di San Francesco è tra i più importanti, di Alghero e dell'intera Sardegna non solo dal punto di vista religioso, ma anche storico e architettonico. E' uno dei massimi esempi di architettura gotico-catalana in Sardegna, anche se nasce nel XIV° secolo in stile gotico, poi riedificata in stile gotico - catalano nel XV° secolo. Il campanile, da dove è caduta la croce, è una delle poche testimonianze sopravvissute del tipo "gugliato" già diffuso in Catalogna. La struttura, come detto, è di proprietà dei Frati Francescani dunque non rientra tra i beni del patrimonio diocesano. Questo significa che i fondi per il restauro devono essere reperiti dagli stessi frati attraverso donazioni di privati o aziende, ma anche ( e soprattutto ) gli enti pubblici dovrebbero intervenire. Proprio su questo argomento Padre Paolo Cirina, Frate Minore Conventuale Guardiano del Convento di San Francesco in Alghero, ha evidenziato le gravi criticità della struttura e chiesto l'intervento dell'amministrazione comunale cittadina: «Mi auguro che prima possibile venga fatto un tavolo di discussione con il Comune per trovare soluzioni immediate. Come Francescani abbiamo sempre partecipato attivamente alla vita sociale e civile della città, così come il complesso monumentale di San Francesco è sempre stato un punto di riferimento, non solo religioso, ma anche storico e culturale sia per gli algheresi che per i turisti». Ogni anno sono migliaia le persone che visitano la struttura, ma gli incassi non riescono a coprire le tante spese per la manutenzione ordinaria. Da qualche anno, per poter visitare l'intera struttura si paga un piccolo biglietto di soli due euro. Lo scorso anno ne sono stati staccati oltre 30 mila. Numeri importanti, ma non sufficienti, per uno dei simboli di Alghero nel mondo.

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