La Nuova Sardegna

Alghero

Cinghiali e incidenti, è allarme

di Nicola Nieddu
Cinghiali e incidenti, è allarme

Situazione critica nelle strade. Contadini disperati: «Danni nelle campagne, bisogna agire subito»

29 ottobre 2021
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ALGHERO. I cinghiali sono il terrore degli automobilisti e degli agricoltori e, nella Riviera del Corallo, il problema è sentito maggiormente. Basti pensare che nel solo territorio comunale di Alghero avviene la maggior parte degli incidenti stradali causati da animali selvatici. Soprattutto cinghiali, ma anche daini che negli ultimi anni sono aumentati in maniera considerevole. Poi, in numero nettamente inferiore, le volpi. Cinghiali e daini sono poi un grave problema anche per gli agricoltori. Tiziana Lai, presidente del comitato zonale della Nurra, da tempo ha chiesto un incontro con Parco di Porto Conte e Provincia. «Quello che chiediamo è una campagna di contenimento di questi animali, soprattutto dei cinghiali. Ci sono agricoltori disperati. Anche quest'anno gran parte del raccolto è stato rovinato dagli animali selvatici, soprattutto in quei terreni confinanti con il parco. Vigneti, coltivazioni cerealicole e ortive sono quelle maggiormente colpite. Non abbiamo un dato ben preciso, ma – garantisce Tiziana Lai – il danno è di diverse migliaia di euro».

Sul problema dell’invasione dei cinghiali interviene anche il comandante della compagnia barracellare di Alghero, Riccardo Paddeu: «Nel territorio di Alghero avvengono all’incirca il 42% degli incidenti con fauna selvatica di tutta la Sardegna e circa l’88% di questi incidenti sono causati da cinghiali». Secondo Paddeu, che è anche un esperto di animali selvatici, "occorre intervenire con gli abbattimenti e catture continui, o ci troveremo con questo problema per altri trent’anni. Il nostro Comando barracelli viene contattato quasi giornalmente per la rilevazione di incidenti stradali con cinghiali e in misura minore con daini, la maggior parte dei sinistri avviene nell’area parco. Solamente in questo mese abbiamo gestito 12 sinistri con cinghiali».

Il capitano dei barracelli evidenzia poi che «ad oggi manca un servizio istituzionale ad hoc per la rimozione degli animali investiti, ci vorrebbe un fuoristrada con un cassone refrigerato così da trasportare i cinghiali e i daini investiti e metterli in sicurezza dopo essere deceduti, in particolare nei mesi estivi dove con temperature di 35 gradi basta poco perché le carcasse inizino a presentare i primi segni di decomposizione. In molti casi, lo trasportiamo, a titolo di cortesia istituzionale, al Centro Recupero Fauna Selvatica di Bonassai. Si pensi inoltre – prosegue Paddeu – che se l'incidente avviene il sabato sera le cose si complicano ulteriormente, perché non è possibile portarlo al centro di Bonassai prima del lunedì in quanto chiuso e in questo caso l'animale lo lasciamo sul posto».

Infine il comandante dei barracelli evidenzia un ulteriore problema che si sta verificando vicino alla Torre di Porto Conte, precisamente vicino all’Hotel El Faro, dove «delle persone portando da mangiare per una colonia felina, allo stesso tempo, stanno attirando anche tantissimi cinghiali e questo sta creando un grave disagio igienico da una parte e di sicurezza dall’altra.

©RIPRODUZIONE RISERVATAaltra».

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