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Il sindaco: «Orgoglio per i nostri bagnini che salvano la gente»

di Nino Muggianu
Il sindaco: «Orgoglio per i nostri bagnini che salvano la gente»

OROSEI. Ha avuto grande eco il salvataggio di due giorni fa di due bagnanti, nelle acque agitate di Cala Liberotto. La notizia è rimbalzata da un ombrellone all'altro. Se non fossero intervenuti...

27 agosto 2016
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OROSEI. Ha avuto grande eco il salvataggio di due giorni fa di due bagnanti, nelle acque agitate di Cala Liberotto. La notizia è rimbalzata da un ombrellone all'altro. Se non fossero intervenuti in tempo Claudio Rosu e Emanuele Rosu, i due bagnini del servizio di salvamento a mare della protezione civile gestito dall'associazione Sicurezza e salvaguardia marina, i due turisti ora non potrebbero raccontare la loro disavventura.

Soddisfatto il sindaco di Orosei Nino Canzano che, con il sostegno della giunta, ha avuto il merito di avere ripristinato, dopo diversi anni, il servizio di salvamento a mare, sia a Cala Liberotto sia a Osala. «Finora la sicurezza sulle spiagge era stata garantita solo dai privati – spiega il sindaco – Ora, finalmente, anche l’amministrazione fa la sua parte. E questo è solo l'inizio: per l'anno prossimo abbiamo deciso di predisporre diversi punti con le torrette di salvataggio. È un servizio indispensabile per garantire la sicurezza delle nostre spiagge». Martedì scorso il mare era agitato sin dalla prima mattina. Per tutto il giorno la bandiera rossa issata dai bagni di Cala Liberotto è stata spazzata dalle raffiche di vento. Un messaggio chiaro per i bagnanti: non entrate in acqua, è pericoloso. Invece in tanti hanno voluto affrontare le onde. Due turisti stranieri, in particolare, si sono tuffati in acqua, sprezzanti del pericolo, e hanno rischiato di annegare. Il primo è stato scaraventato sulla spiaggia da un'onda fortissima, che gli ha provocato la lussazione della spalla. Il secondo è vivo grazie al provvidenziale intervento dei due bagnini, i due eroi che lo hanno individuato a 50 metri dalla riva mentre l’uomo annaspava tra i cavalloni. «Aveva i capelli bianchi e si confondeva con la schiuma del mare agitato», ricordano i due bagnini . Una volta a riva il turista li ha ringraziati e poi ha proseguito la sua vacanza nonostante la brutta avventura. «Il servizio di salvamento a mare è fondamentale in una città turistica come Orosei».

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