La Nuova Sardegna

Nuoro

Trentacinque paesi uniti nel segno del turismo

di Michela Columbu
Trentacinque paesi uniti nel segno del turismo

Barbagia, Mandrolisai e Sarcidano legate da “Sardegna, un’isola sostenibile” Il progetto punta ad ampliare l’offerta turistica delle aree interne della regione

29 dicembre 2019
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OLLOLAI. Trentacinque Comuni del centro Sardegna che camminano assieme per un progetto su turismo, cultura e ambiente che affonda le radici sulle possibilità date dal bando “Sardegna, un’isola sostenibile” di Sardegna Ricerche. Un’unione che rappresenta a pieno titolo l'idea che solo con la collaborazione è possibile cambiare il destino di un territorio definito “isola nell’isola”, dove d’ora in poi montagne e isolamento non devono essere più visti come un problema, ma al contrario, come un valore su cui puntare nell’ottica di unicità, conservazione ambientale e culturale. Fattori che possono appunto fare la differenza rispetto al resto dell’isola, per creare «la prima vera offerta turistica delle aree interne della regione – spiegano all’unisono le parti di questo grande sodalizio – il cuore rurale, più autentico e sincero, della Sardegna: è il territorio che concentra senza dubbio la maggiore biodiversità presente sull’isola, le vere radici della cultura e della tradizione sarda». Nella pratica l’Unione dei Comuni di Barbagia, la Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai, la Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo, il Gal Barbagia di Seulo-Sarcidano e il Gal Barbagia Mandrolisai Gennargentu ente capofila, hanno deliberato l’intenzione di costituirsi in Ats, ossia associazione temporanea di scopo e ora si apprestano a presentare un progetto unitario dove non solo il pubblico, ma anche il privato, avrà una grande fetta di responsabilità nel raggiungimento degli obiettivi prefissati: il primo passo infatti sarà definire quale dovrà essere l’offerta turistica della Barbagia unita. «Abbiamo deciso di aderire a questo progetto come capofila» commenta il presidente del Gal Bmg Olimpio Marcello «in quanto la struttura del bando ci è parsa per la prima volta allineata a un’idea di progettazione vera dell’offerta turistica, che parte dal concetto di destinazione turistica, di governance pubblico-privata e coinvolge in maniera adeguata i privati – oltre 115 nel nostro territorio – attraverso la costituzione di reti di prodotto che consentiranno di creare per la prima volta un’offerta turistica distintiva e rilevante per il nostro territorio». Per il presidente della Unione Comuni Barbagia Efisio Arbau si tratta di «un’occasione politica e storica unica. Per una volta la politica unisce invece di dividere, con un progetto per fare economia reale per coloro che hanno scelto di vivere e vincere la sfida in un territorio identitario». Gli fa eco Alessandro Corona presidente della Comunità Montana Gennergentu Mandrolisai per il quale si sentiva la «necessità di sviluppare un percorso di crescita e di sviluppo sostenibile creando una massa critica più ampia e cosciente». «Il turismo sostenibile rappresenta un'occasione di sviluppo irrinunciabile per i territori» conclude il presidente della comunità montana Barbagia di Seulo-Sarcidano Antonio Orgiana.

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