La Nuova Sardegna

Nuoro

Isre, 15mila click per gli abiti tradizionali

di Alessandro Mele
Isre, 15mila click per gli abiti tradizionali

In attesa della riapertura, il Museo mette online la mostra “Da vicino vicino”

29 aprile 2020
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NUORO. Il Museo del Costume inaugura “Da vicino vicino” e sono già 15mila le persone raggiunte dal lancio dell’iniziativa. In attesa di definire dettagliatamente le date e le modalità della ripresa, lavorando per garantire la massima sicurezza di tutti, l’Istituto Etnografico prova a trasformare l’impedimento alla visita reale al Museo del Costume per farla diventare una nuova opportunità di conoscenza delle collezioni di abiti tradizionali: «Nasce il progetto “Da vicino vicino” – spiega l’Isre in una nota – un lavoro dedicato alle collezioni di abiti tradizionali esposti al Museo del Costume ispirato dall’idea di permettere il loro studio a distanza, in modo approfondito, superando tutti i limiti che l’esposizione in vetrina, necessariamente, comporta. La straordinaria raccolta di abiti tradizionali sardi montati su manichino ed esposta nella Sala 8 del Museo del Costume, in via Antonio Mereu in una grande vetrina dove le figure compongono un corteo processionale, viene adesso proposta attraverso immagini ad alta risoluzione, fruibili attraverso i social network, che, permettono di osservare l’insieme degli abiti montati su manichino, i singoli indumenti e alcuni particolari, nel dettaglio».

Rientrano nel progetto “Da vicino vicino” ben 56 capitoli, riferibili ad abiti maschili e femminili provenienti da trentasette città e paesi dell’Isola, ordinati secondo l’ordine alfabetico delle località di provenienza degli abiti esposti: Atzara, Bitti, Bono, Busachi, Cabras, Cagliari, Carloforte, Dorgali, Fonni, Galtellì, Iglesias, Irgoli, Ittiri, Lanusei, Macomer, Mamoiada, Monserrato, Nuoro, Oliena, Orani, Orgosolo, Oristano, Orosei, Orune, Osilo, Ploaghe, Pula, Quartu Sant’Elena, e poi ancora Samugheo, Sennori, Settimo San Pietro, Sinnai, Teulada, Thiesi, Torralba e Ussassai.

«Grande l’apprezzamento del pubblico – raccontano ancora gli esperti dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico – a distanza di pochi giorni dal lancio, avvenuto lo scorso 20 aprile, sono oltre quindicimila le persone che hanno manifestato il loro gradimento».

“Da vicino vicino” è già un successo grazie al consenso di studiosi e appassionati di abiti tradizionali che da tutta la Sardegna, negli anni, sono arrivati in città per compiere studi dal vivo mentre ora saranno le immagini ad alta risoluzione a non lasciare studi e le tante ricerche in quarantena.

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