La Nuova Sardegna

Nuoro

I siti archeologici riaprono al pubblico

di Sergio Secci
I siti archeologici riaprono al pubblico

Il castello di Posada e l’area nuragica di San Pietro a Torpè riprendono vita

31 maggio 2020
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POSADA. Con la speranza che i primi turisti inizino ad arrivare in Baronia già dalla prossima settimana, riaprono ai visitatori il castello della Fava a Posada e il Nuraghe San Pietro a Torpè. Due siti archeologici monumentali di grande pregio visitati negli scorsi anni da migliaia di persone. «Il 2020 doveva in qualche modo essere l’anno della consacrazione del sito archeologico San Pietro – dice Alberto Pala responsabile dell’associazione Sardus pater che gestisce l’area – e lo sarà sicuramente, almeno per quanto riguarda gli interventi di valorizzazione grazie ai fondi regionali che prevedono la realizzazione di un modulo con all’interno sala conferenze, book, coffe shop e servizi igienici di ben 90 metri quadri. I lavori – spiega hanno subito dei rallentamenti a causa del Covid-19 ma che proseguiranno durante la stagione anche con il posizionamento di pannelli informativi. L’area archeologica di Torpè – continua – è tra le più interessanti della zona e comprende il nuraghe quadrilobato e anche un villaggio, scavato solo in parte. Negli ultimi due anni si è avuto un incremento dei visitatori soprattutto stranieri». Anche a Posada l’associazione Turulia ha riaperto gli accesi al castello che sovrasta il centro storico. «Abbiamo istallato tutti i dispositivi previsti per la sicurezza – spiega il responsabile Francesco Deledda –: sanificazione, dispenser igienizzanti ed eventuale fornitura di guanti ma chiediamo ai visitatori di arrivare già muniti di mascherina protettiva. Oltre ai pannelli fotografici – prosegue – i turisti troveranno un’app gratuita contenente tutte le info storiche sul sito, le chiese e il territorio». Ci sono comunque timori legate alle presenze. «Siamo preoccupati – dice Deledda – il calo sarà inevitabile. Nel 2019 abbiamo avuto 22mila e 909 ingressi di cui 16.630 paganti. Risorse che oltre alle spese vive hanno determinato il trattamento economico a sei prestatori d’opera». La speranza di Pala e Deledda è che ci sia un allungamento della stagione turistica fino a tutto ottobre. Nei mesi estivi i due siti saranno visitabili tutti i giorni sino alle 19 mentre c’è da segnalare che sempre a Torpè, c’è stata anche la riqualificazione dell’area de “Sa domo de sas fadas” gestita sempre dall’associazione Sardus Pater che si occupa della gestione del sito.

Entrambi i monumenti vale ripeterlo, sono ubicati all’interno del parco regionale di Tepilora e della Riserva di Biosfera “Tepilora, Rio Posada e Montalbo” riconosciuta dall’Unesco nell’ambito del programma Mab.

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