La Nuova Sardegna

Nuoro

Auto truccate e km tagliati spuntano nuove vittime

Auto truccate e km tagliati spuntano nuove vittime

L’indagine per “truffa reiterata” si allarga. Finora depositate già 15 querele I primi automobilisti hanno risposto all’appello della Procura e della Polstrada

21 ottobre 2020
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NUORO. I primi due automobilisti hanno già risposto all’appello lanciato dalla Procura e dalla polstrada: ieri mattina, dopo aver letto la notizia delle due concessionarie di Pratosardo – la Ellepicar e la Damiano – sottoposte a sequestro preventivo, si sono presentati negli uffici della polizia stradale per spiegare che anche loro, come tanti altri automobilisti, mesi fa avevano acquistato un’auto in una delle due rivendite di Pratosardo ma che in seguito avevano registrato diversi problemi. Come se i mezzi che avevano acquistato, in realtà non fossero nuovi o quasi, come sembrava risultare invece dai documenti e dalle carte di circolazione.

L’inchiesta coordinata dal procuratore di Nuoro, Patrizia Castaldini, con il sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli, e seguita dal comandante della polstrada nuorese, Leo Testa, sembra insomma destinata ad allargarsi in tempi decisamente stretti. Gli investigatori, del resto, lo avevano annunciato sin dall’apposizione dei sigilli alle due concessionarie, lunedì mattina: il giro di auto “truccate”, ovvero vendute quasi come nuove ma che in realtà avevano subito una decurtazione illegale dei km macinati, sembra destinato ad allargarsi ad altre rivendite di auto della zona.

I 59 presunti casi di truffa – commessa vendendo quasi come nuove, e con i km truccati, auto che invece erano già abbastanza vissute – potrebbero aumentare in breve tempo. Per ora, nel periodo compreso tra lo scorso 23 giugno e il 24 luglio – ovvero nella fase iniziale dell’indagine – quindici automobilisti nuoresi contattati dalla polizia per essere informati della vicenda, hanno presentato una querela.

E in quel momento hanno dato agli investigatori diversi dettagli che si sono rivelati preziosi per l’inchiesta: dall’identificazione delle persone coinvolte, al loro ruolo all’interno dell’organizzazione, fino alle tecniche utilizzate per reiterare il reato. Tutte le auto vendute come semi-nuove, stando ai dati raccolti dalla polizia stradale, avevano percorso quantomeno da un minimo di quarantunmila euro a un massimo di duecentomila di km in più rispetto a quelli dichiarati sull’atto di vendita. (v.g.)

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