La Nuova Sardegna

Nuoro

A Bosa stabile il numero dei positivi

di Alessandro Farina
A Bosa stabile il numero dei positivi

Il sindaco: «Ripartono le scuole, ma si continuino a rispettare tutte le regole»

08 febbraio 2021
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BOSA. Undici positivi, due persone ricoverate in ospedale con sintomi importanti, una intera classe di ragazzi che presto uscirà dalla quarantena e potrà tornare a seguire le lezioni in presenza. Questo in sintesi il bilancio della situazione che, per quanto riguarda la pandemia da Covid-19 a Bosa, traccia il sindaco Piero Franco Casula, nell’ormai consueto periodico bollettino sotto forma di avviso alla popolazione. Il periodo clou del carnevale è alle porte. Una incognita, considerate le radicate tradizioni locali e la possibilità di qualche defezione, da affrontare col rigore del distanziamento in questa edizione, visti i tempi e un futuro turistico da preservare.

«È rimasto sostanzialmente stabile il numero delle persone attualmente positive al Covid-19» spiega il sindaco di Bosa, che può guardare con un po’ più di serenità al futuro. È ancora atteso però l'esito di un certo numero di tamponi effettuati nei giorni scorsi, l’incognita, mentre altri tamponi saranno effettuati nei prossimi giorni in città. Per quanto riguarda la scuola la situazione si è normalizzata «Dalla prossima settimana nessuna classe più in quarantena, le lezioni dovrebbero quindi riprendere normalmente» afferma Casula. Che si appella al personale docente, Ata ed agli studenti, perché «continuino ad impegnarsi al massimo per rispettare le regole di prevenzione, in particolare l'uso della mascherina e la distanza interpersonale» a scuola ma soprattutto fuori dalle mura dei plessi frequentati. Un richiamo non casuale, considerato che c’è chi segnala la presenza di gruppi di giovani piuttosto disinvolti nell’uso della mascherina e nel distanziamento. Per il sindaco, malgrado i numeri attuali rispetto a quelli di novembre siano confortanti, non c’è da abbassare alcuna guardia ed è necessario evitare comportamenti a potenziale rischio contagio. Casula esprime infine un «forte sentimento di vicinanza e solidarietà a tutte le famiglie degli operatori che dall’8 febbraio potranno riprendere a lavorare, ancorché con restrizioni. Siamo convinti che lo faranno con alto senso civico e rispetto delle regole».

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