La Nuova Sardegna

Nuoro

“Il pino di Grazia Deledda” diventa un parco tematico

di Luciano Piras
“Il pino di Grazia Deledda” diventa un parco tematico

Presentato in aula consiliare il progetto voluto dalla onlus OrthobenEssere Un giardino, una vigna didattica e una casa-museo nell’omonimo quartiere

03 giugno 2021
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NUORO. «Amici nuoresi, se quel pino, intorno a cui fiorì un sogno di fanciulla della più grande tra le donne d’Italia e in cui il poeta nostro incise il suo nome, preso “dalla triste poesia di quel luogo”, esiste ancora, onoratelo di segni d’affetto: esso dev’essere sacro alla spiritualità isolana». Così consigliava il giornalista sassarese Luigi Falchi, già nel 1925, quando la donna di cui parlava, Grazia Deledda, non aveva ancora vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Parole che oggi, anno del Signore 2021, 150° dalla nascita della scrittrice, vengono onorate in toto. Merito della onlus OrthobenEssere, in collaborazione con il Comitato di quartiere “Su Pinu” e il benestare del Comune di Nuoro, che hanno appena ufficializzato la nascita del Parco tematico “Il pino di Grazia Deledda”, un’area di tredicimila metri quadrati, tra il viale della Murichessa e il versante del carcere di Badu ’e Carros.

«Un parco pubblico aperto, un luogo della memoria valorizzato e restituito alla comunità che potrà riprendere vitalità – sottolinea Graziano Costa, presidente di OrthobenEssere –. Un luogo che conserva la presenza di alcuni manufatti e di alcune presenze vegetali dettagliatamente descritti dal Premio Nobel nuorese nel romanzo autobiografico “Cosima” e nella novella “Sotto il pino”. Sono ancora presenti, oltre al ceppo e al tronco del noto “pino” di Grazia Deledda, i muri in pietra decorativi, la vasca dell’acqua, il cancello originario, i muri di delimitazione del lotto in pietra e gli alberi di fico. Nonostante il pino non sia più vivo, il sito rappresenta un luogo della memoria, di spiccato rilievo storico ed etnografico». «Un luogo “Deleddiano”, insomma, al pari della Solitudine, dell’Ortobene e del santuario di San Francesco» chiude Costa, autore di due pubblicazioni specifiche sul tema, “Il pino di Grazia Deledda” (2016) e “L’eredità. I luoghi di Cosima” (2020).

Disegnato e progettato dall’architetto Itria Manca, il parco prevede la realizzazione di un giardino tematico (l’Ente foreste ha assicurato la fornitura di piante autoctone), di una vigna didattica (laddove esisteva la vigna della famiglia Deledda) e di una casetta di pietra (un piccolo museo). «Il parco sarà uno spazio pubblico aperto a tutti, ritrovo di quartiere e luogo di contemplazione e meditazione nella natura. Sarà un luogo della cultura dove si potranno imparare differenti nozioni, come ad esempio la modalità di coltivazione delle colture piantumate in quelle che saranno piccoli orti didattici, predisposti all’uso delle scolaresche in visita. Da qui la sua accezione ludica» è stato ripetuto in aula consiliare. Presenti una delegazione del quartiere, di OrthobenEssere e un gruppo di giovani volontari, oltre a Graziano Costa sono intervenuti il sindaco Andrea Soddu, l’assessora al Verde urbano Eleonora Angheleddu, l’assessore alle Tradizioni, cultura e radici del territorio Luigi Crisponi, il presidente del consiglio comunale Sebastian Cocco e la direttrice dell’Archivio di Stato Michela Poddigue. Per l’occasione è anche stato proiettato un video per la promozione dello stesso Parco tematico “Il pino di Grazia Deledda”, regia di Riccardo Costa, voci narranti di Gavino Poddighe e Gonaria Delogu.

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