La Nuova Sardegna

Nuoro

La marcia dei sindaci: così sale la tensione sociale

La marcia dei sindaci: così sale la tensione sociale

Sit-in davanti al palazzo del consiglio regionale. L’assessore Nieddu: in tempi brevi la soluzione

01 luglio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Sono arrivati a Cagliari dal Nuorese e dall’Ogliastra per chiedere a gran voce il rispetto del diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione. In 18, tra questi i rappresentanti dei Comuni di Orani, Oliena, Oniferi, Dorgali, Talana, Gavoi, Esterzili, Ussassai ed Olzai ed il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, orfani dei medici di base, ieri mattina si sono dati appuntamento sotto i portici del consiglio regionale di via Roma hanno atteso di poter denunciare i disagi delle loro comunità all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, e ai capigruppo dell’assemblea regionale. Portavoce della mobilitazione il primo cittadino di Oliena, Bastiano Congiu. «Chiediamo che si proceda immediatamente con la pubblicazioni delle sedi carenti. I nostri sono territori soggetti allo spopolamento: un fenomeno che viene accentuato dalla mancanza di servizi essenziali. Per questo serve un’attenzione particolare» ha dichiarato il primo cittadino del paese di 7mila anime nel quale gli ultimi 2 medici rimasti a fonte dei 6 previsti riescono a garantire l’assistenza ad appena 2500 pazienti. «La mancanza rischia di innescare tensioni sociali che portano alla delegittimazione degli amministratori comunali». Nell’incontro seguito con una delegazione di sindaci, Nieddu ha ribadito che la copertura territoriale della medicina di base è da tempo incompleta per la mancata assegnazione delle sedi fin dal 2014-2017. «Nonostante le difficoltà legate alla pandemia – ha sottolineato – a fine febbraio è stato pubblicato un bando relativo al 2018, grazie al quale è stato possibile coprire circa un terzo delle sedi vacanti, 172 in tutta l’isola. Si è reso necessario un nuovo bando che dovrebbe concludersi in tempi brevi». In prospettiva si sta lavorando ad altre due soluzioni: l’attivazione di “punti” di guardia media attivi dalle 8 alle 20 o l’impiego di medici provenienti dalle Usca, in questa fase “alleggeriti” dagli impegni della pandemia. «Da parte nostra – ha spiegato il consigliere leghista Pierluigi Saiu – vi è il massimo impegno a trovare soluzioni concrete, insieme ai sindaci». «La mancanza dei medici di base in diversi comuni va risolta con interventi immediati. Condividiamo l’impegno dell’assessore Nieddu a mettere a bando le sedi carenti non ancora assegnate e ribadiamo che deve essere fatto al più presto» hanno commentato i consiglieri sardisti Franco Mula e Elena Fancello. (g.f.)

In Primo Piano
L'emergenza

Alberghi e resort restano senza acqua, Giovanni Sanna compra due dissalatori

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative