La Nuova Sardegna

Olbia

Sul traghetto studiano le balene

Tiziana Simula
Sul traghetto studiano le balene

Le navi Sardinia Ferries come piattaforme di osservazione per il monitoraggio delle balenottere. È sui traghetti di linea della compagnia che dal 2007 un gruppo di ricercatori osserva i cetacei. Con risultati sorprendenti

03 aprile 2009
3 MINUTI DI LETTURA





GOLFO ARANCI. Le navi gialle della Sardinia Ferries come piattaforma privilegiata di osservazione per il monitoraggio delle balenottere. È sui traghetti di linea della compagnia di navigazione corsa, che dal 2007 un nutrito gruppo di ricercatori effettua le osservazioni sui cetacei. Con risultati sorprendenti che confutano i dati allarmanti diffusi da altri studi sulla netta diminuzione delle balenottere nel Santuario dei cetacei del mar Ligure. «Le balene sono sparite dai nostri mari, hanno semplicemente spostato le loro rotte», rassicurano.

Gli avvistamenti fatti in questi anni testimoniano che gli esemplari non solo continuano a popolare il Mediterraneo, ma sono anche aumentati di quasi il duecento per cento rispetto a quelli censiti durante i primi anni ’90 nel Tirreno centrale. È questo uno dei principali dati emersi dalle osservazioni sui cetacei compiute dal 2007 dalle navi di Corsica Sardinia Ferries da parte dei ricercatori dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dell’Accademia del Leviatano, Onlus per lo studio e la conservazione dei mammiferi marini, e del Crab, il Centro ricerche ambientali e biologiche.

Un patto nel nome dell’ambiente, quello stretto tra i ricercatori e la Sardinia Ferries, il cui supporto logistico ha consentito di condurre in questi anni un monitoraggio costante della specie. Osservazione che ha come base per l’avvistamento, le alette laterali al ponte di comando dei traghetti di linea. «La scelta di utilizzare i traghetti di linea come piattaforme di osservazione non è casuale - spiega Antonella Arcangeli, specialista dell’Ispra e presidente dell’Accademia del Leviatano -: si tratta, infatti, di navi che viaggiano con regolarità per lunghi periodi di tempo, mantengono una rotta e una velocità costanti, e garantiscono sempre la stessa altezza dell’osservatore. In questo modo, solo sulla rotta Civitavecchia-Golfo Aranci, abbiamo registrato fino a oggi 205 avvistamenti per un totale di circa 990 esemplari».

La compagnia di navigazione ha sempre prestato particolare attenzione all’ambiente e alla salvaguardia della fauna marina, partecipando a studi e monitoraggi fin dal 1989. «A quell’epoca - ricorda Euan Lonmon, amministratore delegato per l’Italia - erano i comandanti e gli ufficiali a occuparsi degli avvistamenti dei cetacei, specificando manualmente le coordinate e consegnando i blocchetti compilati al ritorno da ogni viaggio». Dalla primavera dello scorso anno, sono stati coinvolti nelle attività di avvistamento e raccolta dati anche l’università di Pisa, il dipartimento di biologia marina dell’ateneo di Genova e la Fondazione Cima. E sono state considerate inoltre le tratte Livorno-Bastia e Savona-Bastia: anche su queste rotte, il supporto logistico offerto dalle navi gialle ha permesso di creare una rete di monitoraggio molto estesa, che va dal Santuario dei Cetacei fino al Tirreno centrale.

I numeri emersi confutano i risultati allarmanti diffusi da altri studi. Recentemente, Greenpeace aveva denunciato la forte diminuzione delle balenottere dal Santuario dei cetacei nel mar Ligure. «Le balenottere non sono sparite dai nostri mari ma hanno semplicemente spostato, in parte, le loro rotte al di fuori del Santuario, dove comunque sono frequenti, tra maggio e giugno, avvistamenti di madri con i loro piccoli», rassicura ancora Antonella Arcangeli.

A tutti i passeggeri che avranno la possibilità di navigare lungo le rotte dei balenotteri, la Sardinia Ferries dà il suo consiglio per l’avvistamento. «Per chi viaggia sulla linea Civitavecchia-Golfo Aranci - spiegano dall’ufficio stampa della compagnia di navigazione - il momento migliore per osservare le balene, è a circa due terzi della traversata, verso la costa sarda, con una frequenza che d’estate può arrivare a una, ogni ora». Senza dimenticare, infine, che in primavera, i passeggeri delle navi gialle tra Livorno e Bastia hanno buone probabilità di ammirare anche il docile delfino tursiope, lungo tutta la traversata.
In Primo Piano
L'emergenza

Alberghi e resort restano senza acqua, Giovanni Sanna compra due dissalatori

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative