La Nuova Sardegna

Olbia

Pdci, un appello al presidente Pigliaru

di Angelo Mavuli
 Pdci, un appello al presidente Pigliaru

«Territorio stanco di subire passivamente lo smantellamento di servizi essenziali». E lo invitano a visitare la città

21 settembre 2014
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TEMPIO. «Stanchi di subire passivamente e in silenzio il sistematico smantellamento di servizi essenziali per la città ed il territorio», i Comunisti italiani del circolo tempiese hanno deciso di rompere gli indugi e lasciare da parte atteggiamenti di riservatezza e discrezione. Con un documento pubblico e una lettera al presidente della Regione Francesco Pigliaru, esprimono così la loro rabbia, chiedendo ai politici di tutti gli schieramenti di svegliarsi e lottare perché i diritti sacrosanti dei cittadini non vengano lesi con il pretesto della spending review, «assurta ormai al rango di lasciapassare per ogni nefandezza politico-amministrativa».

«Ormai – scrivono i Comunisti italiani, a firma del segretario, Mario Satta e dell’assessore Nicola Luciano –, siamo sotto attacco. Il nostro territorio è sotto assedio e ogni giorno, come in uno stillicidio letale, si paventa qualche dismissione. Sotto tiro il tribunale, la sanità territoriale, lo stesso ospedale “Paolo Dettori” e il servizio territoriale demanio e patrimonio, solo per fare alcuni esempi. Ma è già realtà, ad esempio, la chiusura, dal primo ottobre, del presidio dell’aeronautica militare sul monte Limbara, ormai remotizzato, (cioè i macchinari saranno controllati a distanza, primo caso in Italia), i cui 14 dipendenti vengono trasferiti altrove mentre rimangono con il cerino in mano i circa 40 lavoratori dell’indotto».

Dicono ancora Satta e Lucianonella lettera che verrà consegnata a mano martedì mattina): «Egregio presidente Pigliaru, scriviamo questa lettera con molto dispiacere, ma fu ella stessa, in più di una occasione, a ribadire l’estrema importanza di un dialogo costante con i territori. Parlò di condivisione programmatica e promise di non abbandonare alcuna zona della Sardegna a un ineluttabile destino. A parte la desertificazione dei servizi, le parliamo di una realtà già logorata da crisi profonde nel mondo del lavoro, come ad esempio quella del comparto sugheriero, una volta forza trainante del territorio».

Il documento del Pdci si chiude con un appello a tutte le forze politiche «perché smettano semplicemente di parlare quando invece è giunta l’ora di mettere in moto azioni incisive per mobilitare le piazze del territorio». Nella lettera al presidente Pigliaru, invece, si chiede che la massima autorità politica regionale programmi urgentemente una sua visita in città, «perché personalmente si renda conto delle emergenze quotidiane che affliggono i cittadini. Questa sua visita – concludono Nicola Luciano e Mario Satta – è necessaria per evitare che il malessere nei confronti della istituzione regionale, così concretamente distante dal territorio, si accentui ulteriormente».

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